Il clima in Valle d’Aosta: il 2022 tra gli anni più caldi e siccitosi

Report "Estate 2022 in Valle d'Aosta": il 2022 si configura come anno più caldo e siccitoso dal 2000 e comunque tra i più caldi e siccitosi
MeteoWeb

L’estate 2022 ha avuto in Europa caratteristiche di eccezionalità, sia per durata che per intensità, tanto che, considerando l’Europa come unica regione, è stata l’estate più calda del periodo di riferimento 1991-2020. Anche in Valle d’Aosta l’estate 2022 ha avuto caratteristiche di eccezionalità sia per valori registrati, quanto soprattutto per durata“: lo rileva il Centro funzionale regionale.

Il 2022 si configura come anno più caldo e siccitoso dal 2000 e comunque tra i più caldi e siccitosi anche laddove la serie storica disponibile presenta un centinaio di anni di dati,” si legge nel report “Estate 2022 in Valle d’Aosta“. “Se si considera la serie di temperatura di Saint-Christophe (dal 1974), la temperatura media dell’estate 2022 è stata seconda (e di molto poco) solamente all’estate del 2003: 24,1 gradi l’estate del 2022, 24,3 l’estate del 2003“. “Se consideriamo il periodo maggio-agosto, allora l’estate ‘allargata’ del 2022 è stata più calda di quella del 2003: a Saint-Christophe 23 gradi contro 22,6. Questo fa subito capire quanto lungo sia stato il periodo ‘caldo’ di questa ultima estate“. Considerando “il numero di ore con temperatura media oraria superiore a 30 gradi” l’estate 2022 è “la prima in assoluto, con 409 ore; nel 2003 il numero di ore fu 385“. Considerando anche “maggio, il numero di ore nell’estate 2022 passa a 428, mentre nel 2003 resta fermo a 385“.

Grazie ai temporali di agosto, dal punto di vista delle precipitazioni, la pioggia dell’estate 2022 “è stata di poco superiore a quella del 2003, 2009 e 2016, che attualmente risultano essere state le estati più siccitose registrate“. Quindi con “precipitazioni decisamente inferiori alla media del periodo, e temperature superiori alle medie climatologiche, si è osservato che lo Snow water equivalent (equivalente in acqua sotto forma di neve), accumulatosi nel corso dell’inverno e della primavera passati, sia risultato costantemente al di sotto della media climatologica, classificando il 2022 come l’anno nettamente più critico dal 2002, ossia da quando questa tipologia di grandezza è monitorata in modo omogeneo e sistematico“.

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