Oggi previste tempeste geomagnetiche G2: “CME cannibale” diretta verso la Terra

La maggior parte delle CME in arrivo sono state scagliate nello Spazio dalla macchia solare AR3110
MeteoWeb

Secondo gli esperti dello Space Weather Prediction Center, più espulsioni di massa coronale (CME) si stanno dirigendo verso la Terra: l’arrivo previsto è oggi, 4 ottobre. In base a quanto riporta il sito specializzato SpaceWeather.com, potrebbero dare vita a un evento noto come “CME cannibale“: qui il modello elaborato dai previsori NOAA.

La maggior parte delle CME in arrivo sono state scagliate nello Spazio dalla macchia solare AR3110, che ha prodotto una serie di potenti brillamenti (M5.9, M8.7, X1) durante lo scorso fine settimana.

Le CME cannibali si formano quando una CME in rapido movimento incorpora una o più CME più lente davanti a sé. La nube di particelle cariche nata dalla combinazione contiene campi magnetici aggrovigliati che sono in grado di innescando aurore.

I livelli di tempesta potrebbero raggiungere la categoria G2 se e quando arriverà la “CME cannibale”.

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Credit SWPC NOAA
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Credit: SWPC NOAA

Cos’è un brillamento solare (o flare)

I brillamenti solari sono le più violente esplosioni del Sistema solare, e si possono osservare anche su molte altre stelle: sono improvvisi aumenti di luminosità ben visibili nella bande dei raggi X, ma ci può essere emissione un po’ in tutte le bande, dal radio ai gamma. Nella banda X emette radiazione la corona solare, la parte più esterna dell’atmosfera del Sole, caratterizzata da tenue plasma a milioni di gradi. Durante i brillamenti, il plasma raggiunge temperature ben al di sopra dei 10 milioni di gradi e una luminosità che può superare quella dell’intera corona.
In ordine crescente di potenza, le classi sono A, B, C, M e X. Ogni classe è dieci volte più potente di quella precedente.
I flare hanno un andamento caratteristico della luminosità: un aumento repentino, seguito da una diminuzione molto più graduale. Non durano molto, da qualche minuto a qualche ora al massimo, e sono localizzati in piccole regioni sulla superficie del Sole.
Essendo canali magnetici chiusi che trattengono il plasma solare, queste regioni sono per lo più a forma di arco. A volte la forza del brillamento è tale da generare eruzioni solari, con nubi di plasma che vengono proiettate nello Spazio. I brillamenti sono più frequenti in periodi di alta attività solare, in presenza di intensi campi magnetici delle macchie. La causa dei flare viene fatta risalire a instabilità magnetiche, che accelerano particelle e liberano energia rapidamente, provocando l’aumento repentino della luminosità, seguito da un raffreddamento più graduale.

Cos’è un’espulsione di massa coronale

Un’espulsione di massa coronale (CME, acronimo dell’inglese coronal mass ejection) è un’espulsione di materiale dalla corona solare. Il materiale espulso, sotto forma di plasma, è costituito principalmente da elettroni e protoni: quando questa nube raggiunge la Terra può disturbare la sua magnetosfera.

Cos’è una tempesta geomagnetica

Quando sul Sole si verificano fenomeni di attività improvvisa e violenta, come i brillamenti, vengono emesse grandi quantità di particelle ad alta energia che viaggiano velocemente nello Spazio, a volte scagliate in direzione della Terra: questa corrente di particelle viene frenata e deviata dal campo magnetico terrestre, che a sua volta ne viene disturbato e distorto.
Quando avviene questo “impatto” la magnetosfera terrestre (la regione attorno alla Terra pervasa dall’azione del suo campo magnetico) subisce un forte contraccolpo che può causare blackout temporanei nelle reti elettriche o nei sistemi satellitari di comunicazioni. Alle tempeste geomagnetiche è anche associato il ben noto fenomeno delle aurore polari.

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