“Il Covid non è stato ancora sconfitto ma di certo ora ne sappiamo molto di più. Sappiamo come maneggiarlo in maniera clinica e grazie a vaccini e medicine il numero dei morti rispetto ad inizio 2020 è diminuito notevolmente“. E’ quanto dichiarato, a margine del convegno “Un vaccino per il mondo”, al Festival della scienza di Genova a Palazzo Ducale, da Maria Elena Bottazzi. La scienziata e candidata premio Nobel ha sviluppato un vaccino, il Corbevax, libero da brevetti e accessibile a tutti.
“E’ un virus difficile perché non è solamente respiratorio – ha aggiunto – ma può avere impatti su tanti altri organi del nostro corpo. Oltre a continuare a studiare le varianti adesso bisogna concentrarsi su quelle che potrebbero essere le conseguenze a lungo termine, a come reagirà tra 15 o 20 anni. In Texas studiamo le conseguenze del virus West Nile e ci siamo accorti che dopo tanti anni, anche oltre una decina, può portare a problemi ai reni“. Bottazzi ha commentato la decisione di introdurre nuove regole, meno rigide, da parte del governo italiano.
“Come scienziata sono dell’idea che di base uno debba sapersi adattare – ha spiegato-. In questo momento viviamo in un periodo di ritorno alla normalità e questa scelta può non essere sbagliata a patto di rimanere sempre all’erta per poter tornare indietro se dalla scienza e dalla medicina arrivassero indicazioni diverse. Credo che la parola giusta sia flessibilità“.