“L’emergenza è finita, lasciateci in pace”: l’editoriale di Sallusti su Libero

Alessandro Sallusti e Libero prendono una posizione molto forte sul Covid dopo aver sostenuto il Green Pass e le misure più restrittive dei mesi scorsi: "L'emergenza è finita, adesso basta"
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L’emergenza è finita, lasciateci in pace“: titola così oggi Libero, il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti che in un editoriale in prima pagina parla dei “nostalgici del Covid” dedicando alla pandemia l’apertura del giornale dopo i fatti di ieri. Una giornata storica, ieri, appunto, con il nuovo Governo che poche ore dopo l’insediamento ha disposto lo stop ai bollettini quotidiani, all’obbligo di mascherine in ospedali, ha annullato le multe agli over 50 non vaccinati e reintegrato medici e operatori sanitari sospesi per non essersi sottoposti alla vaccinazione. “Il Pd insorge e Mattarella frena. Ma i dati confermano: l’allarme non c’è” si legge nel sottotitolo della prima pagina di Libero, a cui segue l’editoriale di Sallusti intitolato “Gli irriducibili della pandemia“.

Gli irriducibili dell’emergenza Covid non sono meno pericolosi e fastidiosi degli irriducibili no vax. In entrambi i casi si assiste alla sospensione della ragione per affidarsi a paure e ideologie. A me la questione pare semplice: c’è stato un tempo per mettersi in riga e rispettare militarlmente ordini e disposizioni, perchè ogni giorno morivano un migliaio di persone, e c’è un tempo – l’attuale – per rompere quelle righe. Non c’è nessuna contraddizione; più banalmente, per dirla alla De Gregori, ‘il nemico è scappato, è vinto, è battuto, dietro la collina non c’è più nessuno…’. Intendiamoci, il virus circola ancora, come sanno molti di noi, che in questi giorni lo subiscono direttamente o indirettamente, ma non è più la brutta bestia che ci ha rovinato la vita per un paio di anni. Vuoi continuare a portare la mascherina? Libero di farlo. Pensi sia meglio fare una nuova vaccinazione? Procedi, ma basta obblighi“, scrive Sallusti nell’editoriale.

Il noto giornalista prosegue: “Nei giorni scorsi un importante farmaceutico che stimo molto, a microfoni spenti, mi ha riassunto così la situazione: ‘Siamo entrati in una fase in cui ognuno, in base alla sua situazione clinica, deve essere aiutato da esperti, cioè dal suo medico, a pesare bene rischi e vantaggi. Imporre misure generalizzate oggi non ha più alcun senso scientifico e può addirittura essere pericoloso’. Quella parola – ‘oggi’ – non è detta a caso. Oggi è un’altra storia, probabilmente – secondo alcuni certamente – figlia delle misure adottate ieri, che con le buone e con le cattive hanno piegato la resistenza del virus. Bene fa quindi il nuovo governo a smantellare con qualche settimana di anticipo sulla tabella di marcia già prevista da Draghi le ultime barricate ancora in essere. In quanto a regolare i conti, sono perplesso, se non di fronte a reali indizi di frode o malafede. E? stata una guerra per di più contro un nemico sconosciuto e imprevedibile nelle sue mosse. La storia insegna che la miglior medicina per risanare le ferite provocate da una guerra civile è l’amnistia su entrambi i fronti. Non avere più Speranza ministro della Sanità e i virologi a invadere le nostre vite è già una bella vittoria. Chiudiamola qui e andiamo avanti“.

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