“Cercheremo di adottare il pacchetto al prossimo Consiglio straordinario” del 24 novembre. Sull’acquisto coordinato di gas, “c’è l’accordo dei Ministri, deve diventare realtà” in vista del riempimento degli stock per il prossimo inverno. “Inoltre, chiediamo all’Acer di sviluppare un nuovo parametro di riferimento per l’Ue entro il 31 marzo, che rispecchi la situazione attuale. E proporremo anche un cap dinamico al Ttf che potrà essere applicato subito“. Lo ha detto il Commissario Ue all’Energia Kadri Simson al termine del Consiglio Affari Energia, dicendosi “fiduciosa” sul fatto che si possa trovare un accordo “entro dicembre“.
Sull’acquisto coordinato di gas “c’è un forte sostegno da parte degli Stati membri. Abbiamo proposto un modello in due fasi. Se avrà l’accordo del Consiglio, saremo pronti per la prossima stagione e dovremo acquistare 13,5 milioni di metri cubi di gas. Parallelamente continueremo i negoziati con i partner per garantire l’approvvigionamento per quest’inverno e per l’anno prossimo” e “saremo pronti per un dialogo energetico ad alto livello”, ha spiegato Simson.
Presidenza Ue: “su price cap posizioni ancora diverse fra gli Stati”
Il Ministro ceco dell’industria Jozef Sikela ha ammesso che sul “price cap”, o meglio il meccanismo che limiterà i prezzi del gas con un “corridoio” dinamico al TTf olandese, “ci sono posizioni differenti tra gli Stati”. “Dobbiamo essere sicuri che il meccanismo ci permetta di comprare gas sul mercato”, ha indicato Sikela. C’è invece “largo sostegno” per un “price cap dinamico per l’elettricità e per il gas, volto a limitare i picchi eccessivi, in caso di panico sui mercati“, aggiunge.
Pichetto: “la maggioranza del Paesi Ue con l’Italia sul price cap”
“La Commissione europea si è impegnata a considerare tutte le proposte” sul gas, “con parità di condizioni, naturalmente anche la valutazione sul corridoio” dinamico, “e in tempi breve, perché c’è stata richiesta da parte del nostro Paese e della maggioranza degli altri Paesi di urgenza di intervento“. Lo ha detto il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, al termine del Consiglio Energia straordinario a Lussemburgo.
“Non conta lo stato d’animo, sono ottimista sul fatto che la Commissione si impegna a dare una risposta formale” e “in tempi brevi” con “un’elaborazione delle varie istanze“, ha risposto Pichetto ai giornalisti che gli chiedevano se fosse ottimista su un accordo tra gli Stati membri sull’introduzione di un price cap sul gas.
L’Ue propone il primo disaccoppiamento del gas dall’elettricità
La Commissione europea mette sul tavolo dei Ministri dell’Energia una prima proposta per il disaccoppiamento del prezzo del gas dal prezzo dell’elettricità. La proposta si basa due pilastri: remunerare le energie rinnovabili e altre tecnologie (ad esempio il nucleare) in base ai loro veri costi di produzione, e quindi non legarli più al gas come avviene ora; e avviare un mercato a breve termine per il gas. Si tratta quindi di separare il gas dalle altre fonti di formazione dell’elettricità.
In sostanza le energie rinnovabili e gli altri tipi di generatori inframarginali (che hanno costi molti bassi e attualmente stanno generando gli extra-profitti) si baserebbero su contratti a lungo termine tramite un’asta per l’offerta più bassa. Il prezzo di questi contratti sarà basato direttamente sui costi di produzione effettivi delle relative tecnologie. “Questo passaggio a una remunerazione basata su contratti per differenza può essere attuato molto rapidamente e facilmente per la nuova capacità che entra nel mercato. Per i generatori esistenti, l’attuale tetto inframarginale (il price cap sugli extraprofitti) potrebbe essere direttamente integrato nel funzionamento del mercato all’ingrosso per facilitarne l’attuazione”, spiega la Commissione nella sua proposta.
Il ruolo principale della produzione di energia elettrica da gas sarebbe quello di controbilanciare l’effetto della volatile generazione rinnovabile fino a quando le tecnologie alternative non saranno sempre più in grado di assumere questo ruolo. Il gas viene considerato fonte di transizione e stablizzatrice. Per raggiungere l’obiettivo al minor costo per i consumatori, la nuova struttura dei ricavi per i generatori inframarginali basata su contratti all’asta a lungo termine (per rinnovabili e nucleare) deve essere integrata con un mercato a breve termine ben funzionante, che garantisca l’uso della tecnologia più economica ed efficiente in qualsiasi momento in tempo, ossia come funziona attualmente tutto il mercato elettrico.