La Francia lancia un piano per la sobrietà energetica

L'obiettivo del piano di sobrietà energetica della Francia è ridurre il consumo energetico del 10% a livello nazionale fra due anni, rispetto al 2019
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La Francia ha lanciato il suo piano di sobrietà per risparmiare energia da subito, per avere un inverno senza tagli alla fornitura di energia elettrica. Fra le 15 misure principali, vi sono un appello a riscaldare e ad illuminare meno, l’invito a ricorrere al telelavoro nella Pubblica amministrazione, a condividere l’utilizzo delle automobili e la richiesta di rinunciare all’acqua calda nelle amministrazioni pubbliche. 

Dobbiamo agire urgentemente, la lotta (allo spreco energetico, ndr) non si fermerà con l’inverno 2022-2023″, ha affermato il Ministro della Transizione energetica, Agnes Pannier-Runacher, evocando la necessità di una “mobilitazione generale” in tutto il Paese per raggiungere l’obiettivo di ridurre il consumo energetico del 10% a livello nazionale fra due anni, rispetto al 2019.  

Affinché si ottengano risultati con il piano di sobrietà energetica, “lo Stato deve dare l’esempio e le imprese e i cittadini devono agire insieme, ciascuno in base alle proprie possibilità“, ha detto la Premier francese, Elisabeth Borne, sottolineando che “è la mobilitazione generale che darà risultati”. “La sobrietà – ha aggiunto – deve venire dalle esperienze pratiche e adattarsi ad ogni filiera. È così che otterremo la riduzione massima del consumo senza penalizzare” nessuno.  

30 misure nel piano di sobrietà energetica 

“Il piano prevede 30 misure riguardanti quattro campi: edilizia pubblica, mobilità, acquisti responsabili e digitalizzazione ecoresponsabile”, ha affermato il Ministro della Funzione pubblica, Stanislas Guerini, spiegando che “in futuro non torneremo indietro sui cambiamenti di comportamento che comporterà il piano“. 

Considerando che la mobilità rappresenta il 32% dei consumi di energia del Paese, il governo ha deciso di istituire un bonus per il covetturaggio. Dall’1 gennaio 2023, ogni nuovo utente che si registra su una piattaforma di carpooling riceverà in regalo un centinaio di euro da spendere in viaggi. Per quanto riguarda gli edifici pubblici, 150 milioni di euro saranno utilizzati per finanziare le ristrutturazioni “a rapido guadagno“, ovvero l’installazione di caldaie più efficienti, il miglioramento dell’isolamento termico o più semplicemente l’acquisto di lampadine a LED.  

Negli uffici pubblici non sarà più un obbligo, a meno che non sia considerata indispensabile, l’acqua calda mentre il riscaldamento dovrà essere impostato a un massimo di +19°C. Alle imprese è consigliato di adottare le stesse misure. 

Il piano suggerisce inoltre agli uffici pubblici di organizzare il lavoro da casa in maniera strategica – ad esempio contestualmente a un ponte di tre o quattro giorni – in modo che gli edifici possano rimanere completamente chiusi per diverse giornate consecutive e quindi consumare molto meno. 

Intanto, il 10 ottobre verrà lanciata la campagna di sensibilizzazione “ogni gesto conta“, con la quale lo Stato inviterà i cittadini a mettere in pratica cinque buone abitudini che possono fare la differenza. Tra queste, ci sono la limitazione del riscaldamento in casa a +19°C – addirittura a +17°C nelle stanze – l’abbassamento della temperatura della propria caldaia e l’acquisto di termosifoni programmabili. 

Il piano costerà 800 milioni  

Superare l’inverno riducendo del 10% il consumo di energia costerà alla Francia 800 milioni di euro, ha detto Pannier-Runacher, presentando il piano. “La posta in gioco è uscire dai combustibili fossili, per avere davvero a disposizione energia abbondante e a basso costo che non fa male al pianeta”, ha aggiunto il Ministro, specificando che “è un lavoro che si svilupperà lungo tutto l’arco dei prossimi 30 anni”.  

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