Gas, l’allarme AIE: “per l’Europa rischi senza precedenti, necessario risparmio del 13%”

L'Agenzia Internazionale dell'Energia ha messo in guardia l'Europa sulle conseguenze di un possibile taglio totale del gas russo
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Le misure di risparmio di gas in Europa saranno “cruciali” quest’inverno per mantenere le scorte a livelli sufficienti in caso di un stop della Russia e di una “ondata di freddo tardiva“: lo ha reso noto l’Agenzia Internazionale dell’Energia (Aie) nel suo rapporto trimestrale.

Nel suo rapporto, l’Agenzia ha messo in guardia l’Europa sulle conseguenze, già quest’inverno e il prossimo anno, di un possibile taglio totale del gas russo e ha elaborato le proiezioni invernali per le scorte “nell’ipotesi di un arresto completo delle forniture russe a partire dal 1° novembre” e in funzione delle forniture di Gnl, una risorsa che è ora oggetto di “concorrenza globale“.

Senza una riduzione della domanda di gas e se la fornitura russa venisse completamente interrotta, gli stoccaggi sarebbero pieni per meno del 20% a febbraio, ipotizzando un alto livello di fornitura di Gnl” e “vicini al 5% in caso di bassa fornitura di Gnl“, ha avvertito l’Agenzia. Un crollo delle scorte a tali livelli “aumenterebbe il rischio di interruzione dell’approvvigionamento in caso di un’ondata di freddo tardivo“, ha evidenziato.

Per scongiurare questo scenario, secondo l’Aie l’Europa dovrà osservare misure di risparmio per “mantenere le scorte a livelli adeguati fino alla fine della stagione di riscaldamento“. Secondo le proiezioni, una riduzione invernale della domanda europea di gas di circa il 9% rispetto alla media degli ultimi cinque anni “sarebbe necessaria per mantenere questi livelli di stock al di sopra del 25%” in caso di minori afflussi di Gnl. Inoltre, la domanda europea di gas dovrebbe diminuire del 13% rispetto alla media quinquennale “per mantenere i livelli di stoccaggio al di sopra del 33%” in caso di bassi afflussi di Gnl.

L’Europa ha compensato il forte calo delle forniture di gas russo attraverso una diversificazione delle importazioni. In questo modo gli impianti di stoccaggio europei a fine settembre erano pieni quasi al 90%, anche se l’assenza di forniture russe rappresenta una sfida per l’anno prossimo.

Oltre a diversificare l’approvvigionamento, l’Unione Europea e i suoi Stati membri hanno adottato altre misure per aumentare la sicurezza del gas, come la definizione di obblighi minimi di stoccaggio e l’attuazione di misure di risparmio energetico per il prossimo inverno.

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