Il cancelliere tedesco Olaf Scholz vuole che le ultime tre centrali nucleari ancora in funzione restino in attività fino al 15 aprile. Lo afferma un comunicato della cancelleria. Il cancelliere si è imposto nella discussione sul nucleare fra Verdi e Fdp, riaperto dalla crisi energetica provocata dalla guerra in Ucraina.
La cancelleria ha diffuso il messaggio inviato da Scholz al Ministro dell’Ambiente, Steffi Lemke, al vicecancelliere, Robert Habeck, e al Ministro delle Finanze, Christian Lindner. “Come cancelliere, in base al paragrafo 1 dell’ordinamento del governo, ho preso la seguente decisione: si porranno le basi giuridiche affinché il funzionamento delle centrali Isar 2, Neckarwestheim 2 e Emsland possa continuare oltre il 31 dicembre del 2022 e non oltre il 15 aprile 2023”.
Già la scorsa estate, il governo tedesco aveva deciso, di fronte all’emergenza energetica, di rinviare la chiusura, prevista per il prossimo gennaio, di due delle ultime tre centrali nucleari rimaste attive in Germania. Era stato il precedente governo di Angela Merkel a decidere la chiusura entro gennaio delle ultime tre centrali nucleari attive, ma la crisi energetica provocata dalla guerra in Ucraina – con la conseguente sospensione delle forniture di gas russo – sta costringendo Berlino a rivedere i piani.
Scholz ha anche chiesto ai ministeri di presentare una legge “ambiziosa” per aumentare l’efficienza energetica e di mettere in legge un accordo per eliminare gradualmente il carbone entro il 2030. Lindner ha accolto favorevolmente la richiesta del cancelliere, affermando che il quadro giuridico potrebbe essere creato immediatamente. “È nell’interesse vitale del nostro Paese e della sua economia che manteniamo tutte le nostre capacità di produzione di energia quest’inverno. Il cancelliere ha ora fatto chiarezza“, ha twittato Lindner.