Allenarsi con i pesi è un’attività associata ad un minor rischio di morte per diverse cause, malattie cardiovascolari in particolare. L’unica eccezione è il cancro. A questa conclusione è giunto uno studio pubblicato sul British Journal of Sports Medicine.
L’attività fisica aerobica (MVPA) e l’esercizio di rafforzamento muscolare (MSE) sono fortemente raccomandati. Ma i benefici sulla mortalità del sollevamento pesi, un tipo specifico di MSE, sono limitati.
In un test di screening del cancro alla prostata, ai polmoni, al colon-retto e alle ovaie, una equipe di ricercatori guidata da Jessica Gorzelitz ha analizzato l’associazione tra sollevamento pesi e mortalità. Il tutto tenendo in considerazione dati demografici, stile di vita e fattori di rischio comportamentali. Il campione comprendeva 99.713 adulti che hanno completato il questionario di follow-up. I quesiti valutavano il sollevamento pesi. L’analisi è stata condotta fino al 2016 per determinare la mortalità.
L’età media al questionario di follow-up era 71,3 anni. Il sollevamento pesi è stato associato a un rischio inferiore del 9% di mortalità per tutte le cause. A beneficiarne soprattutto la mortalità per malattie cardiovascolari a. I modelli congiunti hanno rivelato che gli adulti che soddisfacevano le raccomandazioni MVPA aerobiche ma non sollevavano pesi avevano un rischio di mortalità per tutte le cause inferiore del 32%. Quelli che riferivano di svolgere attività 1–2 volte/settimana, invece, avevano un rischio inferiore del 41%. Senza aggiustamento per MVPA, il sollevamento pesi era associato a una minore mortalità per cancro.
Il sollevamento pesi e l’MVPA erano associati a un minor rischio di mortalità per tutte le cause e per malattie cardiovascolari. Non influivano invece sulla mortalità per cancro. Gli adulti che hanno soddisfatto le quantità raccomandate di entrambi i tipi di esercizio ottenevano un beneficio aggiuntivo.