Inflazione, nuovo record: +11,9% a ottobre, mai così alta dal 1984

Inflazione, a ottobre numeri drammatici: aumento dei prezzi senza precedenti da 38 anni. I dati forniti dall'Istat
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Vola l’inflazione a ottobre in Italia. Secondo le stime preliminari, nel mese di ottobre 2022 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento del 3,5% su base mensile e dell’11,9% su base annua (da +8,9% del mese precedente). Numeri clamorosi che non hanno precedenti nella storia dall’introduzione dell’euro. Lo rende noto l’Istat.

La forte accelerazione dell’inflazione su base tendenziale si deve soprattutto ai prezzi dei beni energetici (la cui crescita passa da +44,5% di settembre a +73,2%) sia regolamentati (da +47,7% a +62,1%) sia non regolamentati (da +41,2% a +79,5%), e in misura minore ai prezzi dei beni alimentari (da +11,4% a +13,1%), sia lavorati (da +11,4% a +13,4%) sia non lavorati (da +11,0% a +12,9%) e degli Altri beni (da +4,0% a +4,5%). Rallentano invece, spiega l’Istat, i prezzi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +5,7% di settembre a +5,1%).

Su base annua, aggiunge l’Istat, accelerano i prezzi dei beni (da +12,5% a +17,9%), mentre rallentano di poco quelli dei servizi (da +3,9% a +3,7%); si amplia in misura marcata, quindi, il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni (da -8,6 di settembre a -14,2 punti percentuali). L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto prevalentemente ai prezzi dei Beni energetici regolamentati (+28,4%), degli Energetici non regolamentati (+28,3%) e in misura minore a quelli degli Alimentari non lavorati (+2,4%), degli Alimentari lavorati (+1,7%) e dei Beni non durevoli (+0,7%); in calo invece, a causa per lo più di fattori stagionali, i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e dei Servizi relativi ai trasporti (entrambi -0,8%). L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +8,0% per l’indice generale e a +3,7% per la componente di fondo. Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta del 4,0% su base mensile e del 12,8% su base annua (da +9,4% nel mese precedente). L'”Inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera a ottobre da +5,0% a +5,3% e quella al netto dei soli beni energetici da +5,5% a +5,8%.

L’inflazione del carrello della spesa vola al +12,7%

Accelerano a ottobre i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +10,9% a +12,7%) – il cosiddetto carrello della spesa – e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +8,4% a +8,9%). Lo rende noto l’Istat.

Inflazione, l’Istat: “accelerazione straordinaria spinta dall’energia, mai così alta dal 1984”

Sono per lo più i Beni energetici, sia quelli regolamentati sia quelli non regolamentati, a spiegare la straordinaria accelerazione dell’Inflazione di ottobre 2022, con i prezzi dei Beni alimentari (sia lavorati sia non lavorati) che continuano anch’essi ad accelerare, in un quadro di tensioni inflazionistiche che attraversano quasi tutti i comparti merceologici“. E’ quanto spiega l’Istat commentando la stima preliminare dei prezzi al consumo di ottobre. Frenano solo i servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona. E’ necessario risalire a giugno 1983 (quando registrarono una variazione tendenziale del +13,0%) per trovare una crescita dei prezzi del “carrello della spesa“, su base annua, superiore a quella di ottobre 2022 e a marzo 1984 per un tendenziale dell’indice generale NIC pari a +11,9%.

Salgono i tassi dei Titoli di Stato in tutta l’Eurozona

Salgono i tassi dei rendimenti dei titoli di Stato dell’Eurozona: per il Btp italiano, volano al 4,152% con lo spread che è in rialzo a 206,9 punti. Le intenzioni della Bce di proseguire sulla strada del rialzo dei tassi, visto che l’obiettivo del 2% dell’inflazione è sempre meno a portata di mano dopo la revisione delle stime per il 2023, mette sotto pressione l’obbligazionario: anche i Bund tedeschi vedono innalzare i tassi oltre il 2%. Salgono anche quelli degli Oat francesi, al 2,6% e dei Bonos spagnoli, al 3,1%.

Il Giappone annuncia un piano da 260 miliardi di dollari contro l’inflazione

Il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha annunciato misure di stimolo per 260 miliardi di dollari per affrontare l’inflazione, dopo che il gabinetto ha approvato un bilancio supplementare per finanziare in parte le misure di sostegno. Il governo spera che i 39.000 miliardi di yen di spesa fiscale salgano a 72.000 miliardi di yen con gli investimenti del settore privato, ha dichiarato Kishida ai giornalisti.

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