“La dichiarazione dello Stato di emergenza serve soprattutto per accelerare le procedure d’intervento della pubblica amministrazione, regionale in primis, e per porre rimedio, ove possibile, anche a quanto attiene alle opere per evitare l’ennesimo straripamento del fiume Verderame in danno di Salinagrande e non solo“. E’ quanto dichiarato dal sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida.
“Nella relazione di accompagnamento e negli allegati prodotti dal dipartimento Regionale di Protezione Civile si evince che Trapani e Misiliscemi, ma anche altre città, sono state colpite da eventi straordinari per intensità e volume di piogge in un arco di tempo brevissimo, impossibile da smaltire dal sistema infrastrutturale attuale – prosegue Tranchida -. I danni che hanno subito i cittadini di Salinagrande ed i privati e le attività commerciali di Trapani, ma anche di altre città, hanno bisogno però urgentemente di ristori: per fare questo occorre il riconoscimento dello stato di calamità naturale, affinché la Regione stanzi le risorse che servono oppure, ove impossibilitata nel complessivo a farlo, si rivolga al governo di Roma, come già avvenuto anche in un passato recente”.
“In questa direzione, insieme con il commissario Burgio e con gli altri sindaci che condivideranno il presente ulteriore appello, chiederemo al presidente della Regione di accelerare sui ristori perché riteniamo che vadano debitamente e subito concessi, adottando contestualmente i provvedimenti per riconoscere al nostro territorio lo stato di calamità naturale“.