Un enigmatico rettile fossile che nel Triassico ha vissuto in Scozia non era in realtà ciò che si pensava. Lo Scleromochlus taylori, vissuto 230 milioni di anni fa, era un cugino stretto degli pterosauri volanti. Lo studio, pubblicato su Nature questa settimana, fa luce su uno dei parenti più stretti dei primi vertebrati che siano stati in grado di volare.
Gli pterosauri sono stati i primi vertebrati ad evolvere il volo a motore, ma la loro storia evolutiva è incerta. Scleromochlus taylori era un piccolo rettile (lungo meno di 20 cm) con una testa grande, collo corto, corpo snello, gambe sottili e una lunga coda. Scoperto più di un secolo fa nella formazione di arenaria di Lossiemouth nel Triassico superiore in Scozia, i suoi resti mal conservati hanno visto gli scienziati collocarlo in una serie di gruppi diversi.
Credit: Matt Humpage, Northern Rogue Studios
Nello studio recente, il ricercatore Davide Foffa e colleghi utilizzano scansioni tomografiche microcomputerizzate per fornire una ricostruzione altamente dettagliata del rettile. Vengono rivelati nuovi dettagli anatomici, suggerendo che Scleromochlus appartenesse a Pterosauromorpha, il clade che include pterosauri e un gruppo di piccoli rettili chiamati lagerpetidi.
Scleromochlus è più simile ai lagerpetidi che agli pterosauri, il che lo rende uno dei primi lagerpetidi ramificati. Sembra che i primi rettili volanti possano essersi evoluti da creature simili a questo piccolo corridore terrestre probabilmente bipede.
Credit: Paul Barrett.