“Gli incidenti domestici, dopo i tumori, in Italia sono la seconda causa di mortalità in età pediatrica, con oltre il 20% di tutti i decessi. Ogni anno arrivano in Pronto Soccorso 350mila bambini tra zero e 14 anni. I costi umani, sociali ed economici sono altissimi e si tratta di eventi che possono essere perlopiù evitati. La Pediatria di Famiglia, per sua naturale vocazione, agisce sulla prevenzione e sull’educazione sanitaria, per evitare gli infortuni domestici o comunque per gestirli nella maniera più appropriata. Il nostro manuale «Mamma, papà…mi proteggete? Guida alla prevenzione degli incidenti e manovre salvavita» va in questa direzione”. Così Antonio D’Avino, Presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri, alla presentazione della guida destinata agli specialisti e distribuita in occasione del Congresso Scientifico Nazionale FIMP, che oggi si chiude a Riva del Garda.
“In questo documento intersocietario – spiega D’Avino – sono stati presi in considerazione tutti gli ambienti (indoor ed outdoor) in cui si possono verificare gli incidenti, sono stati quindi descritti i principali pericoli per il bambino e le raccomandazioni in tema di prevenzione. Gli argomenti, di cui abbiamo voluto sistematizzare la conoscenza, trattano dei pericoli in viaggio, di quelli domestici, derivanti da acqua, fuoco ed elettricità, fino agli infortuni che occorrono nelle attività sportive. L’inalazione di corpo estraneo ed il trauma cranico, sono altri due temi purtroppo centrali nel volume, che contiene raccomandazioni divise anche per fasce d’età, da inserire nei Bilanci di Salute programmati sin dalla nascita”.
“Gli incidenti domestici rappresentano il 75% del totale degli incidenti – ricorda il Segretario alle Attività Scientifiche ed Etiche di FIMP e Presidente della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, Giuseppe Di Mauro -. Un dato preoccupante riguarda le intossicazioni e gli avvelenamenti (87,9% in ambienti domestici), nell’ambito dei quali basti citare, a titolo di esempio, il 32,1% riferito all’intossicazione da farmaci, il 27,1% ai prodotti per la pulizia della casa, il 2,3% alle piante da appartamento. La fascia di età 1-4 anni è quella maggiormente rappresentata, seguita dalla fascia 5-9 anni, in entrambi i casi con prevalenza di maschi rispetto alle femmine. Il nostro manuale contiene raccomandazioni fondamentali su annegamenti, caduta dall’alto e ustioni, ma anche su impatti stradali, violenza e abbandono. Come Pediatri di Famiglia le avremo sempre nella nostra cassetta degli attrezzi e le potremo condividere con i genitori”.
Proprio per affrontare quella che appare come una vera necessità per le famiglie italiane, la Federazione Italiana Medici Pediatri ha istituito l’area PUER | Prevenzione, Urgenze, Emergenze responsabili. Francesco Carlomagno, neo referente nazionale, spiega il senso dell’operazione e di questa guida: “Gli infortuni negli ambienti di lavoro sono da tempo oggetto di un’attenta analisi in merito all’incidenza, alla tipologia, alle cause strutturali, tecnologiche, organizzative e alle conseguenze per le persone e le aziende. In ambito occupazionale gli aspetti della prevenzione sono disciplinati da un ampio retroterra legislativo italiano e comunitario. Non altrettanto si può affermare per quanto riguarda gli eventi infortunistici che interessano la persona nel proprio ambiente di vita. Nell’ambito generale degli incidenti, quelli domestici in età pediatrica rappresentano un problema di salute importante e non indagato a fondo. Negli ultimi anni, sono state molteplici le iniziative da parte delle istituzioni o di Società scientifiche, per cercare di intervenire in modo organico ed efficace nella prevenzione degli incidenti domestici in età pediatrica. Si è trattato di pubblicazioni ed iniziative indirizzate ai genitori e gli argomenti trattati contengono gli accorgimenti strutturali e comportamentali da mettere in pratica per la prevenzione degli incidenti. «Mamma, papà…mi proteggete? Guida alla prevenzione degli incidenti e manovre salvavita» è indirizzata ai Pediatri di Famiglia, al fine di renderli protagonisti principali dell’informazione educativa in tema di prevenzione degli incidenti in età evolutiva, ovvero quella compresa tra zero e 16 anni, in linea con il nostro ruolo all’interno del Servizio Sanitario Nazionale che è orientato a una gestione globale della salute del bambino e dell’adolescente, nel contesto familiare e sociale in cui vive”.