Presidenza Ue: “verso soluzione comune sui prezzi dell’energia”, consenso su acquisti comuni di gas

Caro energia, la Commissione europea presenterà le sue proposte la prossima settimana: possibile nuova riunione straordinaria
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La riunione di oggi” dei Ministri dell’energia ha contribuito a colmare le distanze tra gli Stati membri e ci stiamo muovendo verso una soluzione comune” per abbassare i prezzi. Lo ha detto il Ministro dell’energia ceco, Jozef Sikela, al termine del Consiglio informale energia a Praga. Tra i Ministri dell’energia dell’Ue c’è un “accordo generale sulla necessità di muovere verso acquisti comuni di gas entro il 2023“, conferma Sikela. 

Di acquisti comuni di gas si parla dal marzo scorso, ma finora la piattaforma non è decollata, come ha spiegato il Presidente francese Emmanuel Macron, perché le società energetiche erano concentrate sull’obiettivo di riempire i serbatoi, facendo scorte per affrontare l’inverno 2022-23.  

Dobbiamo mostrare solidarietà e dobbiamo accelerare sul risparmio energetico. Abbiamo anche convenuto di modificare l’attuale indice di formazione dei prezzi. Questo è più resistente alla speculazione e agli ampi picchi di prezzo”, ha affermato Sikela. 

Possibile nuova riunione straordinaria dei Ministri dell’energia  

La Commissione europea presenterà le sue proposte” contro il caro energia “la prossima settimana. Saranno discusse al Consiglio Energia formale del 25 ottobre e un’ulteriore riunione straordinaria dei Ministri dell’Energia potrebbe essere convocata per raggiungere un accordo comune“, ha aggiunto Sikela. 

Simson: “nuove proposte della Commissione il 18 ottobre” 

Nonostante le misure e azioni senza precedenti avviate è chiaro che è necessario fare di più per affrontare questa crisi. I prezzi sono insostenibilmente alti e i flussi dai gasdotti russi sono scesi al 10%. Per questo la Commissione sta lavorando a un pacchetto di proposte da presentare il 18 ottobre e non sarà l’ultimo. Si tratta di sviluppare i nostri strumenti e il nostro approccio sulla base di come la situazione evolve”. Lo ha dichiarato il Commissario europeo all’energia, Kadri Simson, in conferenza stampa dopo il Consiglio informale dell’energia a Praga. 

Ogni meccanismo di riduzione del prezzo del gas richiederà una riduzione della domanda. Una possibilità è dichiarare lo stato di allerta per rendere obbligatoria la riduzione del 15% del consumo di gas. Ogni misura che adotteremo per ridurre i prezzi non deve mandare il messaggio errato di aumentare la domanda. E la riduzione dei consumi richiederà solidarietà tra gli Stati“, ha aggiunto.  

Sul price cap “riteniamo che negoziare il prezzo con i fornitori” sia una opzione “migliore” ma se, ciò non fosse possibile, la Commissione valuta “un meccanismo per limitarli” in ogni caso, ha detto Simson“Vedremo nel fine settimana come procedere con il tetto del gas per la produzione di energia elettrica e se a questo punto la proposta gode di un’ampia maggioranza a favore di questa misura. Il 18 ottobre proporremo le proposte che hanno il massimo consenso”, ha evidenziato.  

Paesi Ue alla Commissione: “agire insieme su prezzi gas” 

Chiediamo alla Commissione un approccio comune su una serie di misure per affrontare i prezzi elevati del gas. Nelle ultime settimane abbiamo tenuto discussioni aperte e costruttive per affrontare la questione degli alti prezzi del gas. Siamo partiti da idee e documenti diversi. Ci siamo incontrati nello spirito del compromesso e nella convinzione condivisa che abbiamo bisogno di un terreno comune per aprire la strada a una forte risposta europea comune alla crisi“. E’ quanto si legge in un documento sottoscritto da tutti i Paesi Ue e diretto alla Commissione europea, emerso dal Consiglio Affari Energia informale di Praga. 

Nel documento, si certifica la convergenza su una serie di misure da attuare sul dossier gas “senza tentennamenti”. I punti elencati sono sei: “una piattaforma di acquisto comune; traiettorie coordinate di riempimento degli stock; coordinare e intensificare la diplomazia energetica con tutti i partner affidabili; sviluppare un nuovo benchmark per il GNL per ridurre l’impatto dell’indice Ttf sui contratti del gas; intensificare gli sforzi per ridurre il consumo di energia, e promuovere e accelerare la diffusione delle energie rinnovabili”.  

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