Price cap, dopo piano OPEC+ anche gli USA temono effetto boomerang

Alcuni funzionari USA temono che il taglio alla produzione di petrolio dell'OPEC+ abbia aumentato la volatilità nei mercati
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Anche gli USA sono preoccupati che la politica di price cap diventi nociva gli stessi paesi che la adottano. Alcuni funzionari dell’amministrazione Biden temono che il piano per limitare il prezzo del petrolio acquistato dalla Russia possa ritorcersi contro. Il timore arriva in seguito al taglio a sorpresa della produzione dell’alleanza OPEC+ la scorsa settimana.

Il piano del price cap cerca di mantenere una quantità sufficiente di forniture russe sul mercato globale. Questo al fine di evitare un aumento dei prezzi del petrolio a livello mondiale. La proposta è stata però complicata sin dal suo inizio ed è stata oggetto di un’intensa diplomazia con gli alleati europei. Ora le sue prospettive sono state minate dalla mossa dell’OPEC+ di ridurre la produzione di 2 milioni di barili al giorno.

E’ però vero che il piano del price cap sta procedendo e mantiene un ampio sostegno in tutta l’amministrazione e tra molti alleati. La proposta viene vista come l’opzione meno peggiore per ridurre le entrate petrolifere della Russia. E ovviamente anche il finanziamento della sua guerra in Ucraina, come ha affermato una fonte citata da Bloomberg.

Alcuni funzionari USA temono che il taglio alla produzione dell’OPEC+ abbia aumentato la volatilità nei mercati. Ti teme inoltre che una mossa guidata dagli Stati Uniti per limitare i prezzi del petrolio della Russia potrebbe comportare un aumento.

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