Il sabotaggio dei gasdotti russi Nord Stream 1 e 2 non ha precedenti e ha inflitto gravi danni sia alla Russia che all’Europa: lo ha affermato oggi il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, citato dalla Ria Novosti. “Questa situazione non ha precedenti. Le infrastrutture critiche sono state danneggiate a seguito dell’incidente. Sono stati causati gravi danni agli interessi della Russia e alla sicurezza energetica dell’Europa“, ha detto Lavrov in un’intervista ad Argumenty i Fakty. L’alto diplomatico ha sottolineato l’importanza di svolgere un’indagine obiettiva ed esauriente con la partecipazione di Mosca “per stabilire le vere cause di quanto accaduto“. Secondo Lavrov, è ovvio che gli Stati Uniti e i loro fornitori di gas naturale liquefatto traggono vantaggio dal sabotaggio di Nord Stream, poiché sono “interessati a espellere con la forza i concorrenti dal mercato europeo del gas“.
Il 26 settembre la società Nord Stream 2 AG, gestore dell’omonimo gasdotto russo, ha annunciato una fuga di gas per cause sconosciute in uno dei due gasdotti dell’infrastruttura nei pressi dell’isola danese di Bornholm. In seguito è emerso che anche le due linee del gasdotto parallelo Nord Stream 1 erano state danneggiate. Germania, Danimarca e Svezia non hanno escluso un atto di sabotaggio. Il Russian Foreign Intelligence Service ha catalogato le esplosioni come attacchi terroristici e il 30 settembre ha rivelato di avere prove che indicavano il coinvolgimento di alcuni paesi occidentali. La Procura russa ha aperto un’indagine per atti di terrorismo internazionale dopo i danni ai due gasdotti.