Scuola, costituzionalista: “il merito è contro le disuguaglianze”

"Uguaglianza e merito non sono uno avversario dell'altra", ha dichiarato Giorgia Meloni con il parere favorevole dei costituzionalisti
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Il ‘merito’ è un concetto che va a rafforzare le disuguaglianze? “E’ l’esatto contrario. Lo schiaffo all’uguaglianza si ha se non si attua l’articolo 34 della Costituzione, che assicura la scuola a tutti e garantisce il merito: l’istruzione inferiore, minima, imparziale per almeno otto anni, obbligatoria e gratuita, per far crescere la società; quella più elevata, garantita ai capaci e meritevoli, che anche se privilegi di mezzi hanno diritto di i gradi più alti degli studi“.

E’ quanto dichiarato dal costituzionalista Francesco Marini, professore di diritto pubblico all’Università di Roma, Tor Vergata, interviene con l’Adnkronos sulla polemica innescata da alcune parti del mondo della scuola sul ‘merito’, tra le prime del mondo delle sfide dell’Istruzione e del merito. “Questo è favorire le diseguaglianze“, merito e istruzione è “tutt’altro che classista, perché fa tornare la scuola ascensore sociale. Mi sembrano polemiche strumentali”.

Il merito nell’istruzione sarebbe nemico dell’uguaglianza? Non sono d’accordo. Uguaglianza e merito non sono uno avversario dell’altra“. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo in Aula alla Camera in sede di replica. “L’uguaglianza va garantita nel punto di partenza. Questo, ovviamente, lo deve garantire la scuola pubblica, come lo deve garantire in altri versanti la sanità pubblica. Non esisterà alcuna uguaglianza se le persone che potrebbero crescere più delle altre, anche non venendo da un contesto familiare favorevole, non potranno andare oltre un certo tetto che è stato posto sopra la loro testa: tutti devono poter arrivare ovunque“, ha aggiunto.

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