La giunta regionale del Friuli Venezia Giulia oggi ha chiesto al governo lo stato ‘di eccezionalità’ a seguito della siccità iniziata a maggio, i cui effetti ancora sono in corso. “In Friuli Venezia Giulia, i danni da siccità all’agricoltura sono stimati in 250 milioni di euro. Il fondo nazionale non è sufficiente, se si considera che dal Piemonte ad Est tutte le regioni hanno stime simili in proporzione”, si legge in una nota dell’assessore alle Risorse agroalimentari Stefano Zannier.
L’eccezionalità, spiega l’assessore intervenuto oggi a San Giorgio della Richinvelda (Pordenone) al convegno ‘La salute del vigneto’, “apre al ricorso agli indennizzi nazionali, ma è ora di pensare ad uno strumento diverso perché i fondi di solidarietà non hanno più le capienze sufficienti”. Zannier ha poi sottolineato che “la frequenza degli eventi siccitosi impone di pensare ad una forma di assicurazione quasi obbligatoria, perché è troppo oneroso per l’amministrazione e gli imprenditori far fronte a interventi di emergenza”.
Durante il convegno, si è parlato anche di Agricat il fondo mutualistico nazionale a ristoro dei danni dalle avversità catastrofali (alluvione, gelo, brina, siccità), fondo che avrà risorse europee e che vedrà Friuli Venezia Giulia e Veneto in prima fila nella sperimentazione.