Corea del Sud: Yoon rivede il sistema di controllo della folla dopo la strage di Seul

Dopo la strage di Seul, il Presidente Yoon "ha espresso il bisogno di trovare un sistema di controllo per la prevenzione e la sicurezza degli incidenti dovuti alla folla da utilizzare durante gli eventi di raggruppamenti spontanei"
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È ancora tanto il dolore e lo sgomento per la tragedia di Itaewon, a Seul, dove nella calca dei festeggiamenti di Halloween sono morte 154 persone e altre 149 sono rimaste ferite, di cui 33 in maniera grave. A seguito di quanto avvenuto, il Presidente sudcoreano, Yoon Suk-yeol, ha dato istruzioni per istituire un sistema di controllo della folla nel caso di eventi spontanei e non organizzati. 

Durante un incontro con il Primo Ministro, Han Duck-soo, e con i Ministri dell’Interno e della Sanità, Yoon ha espresso una “tristezza indescrivibile” per quanto accaduto nella notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre e ha dichiarato di sentire su di sé la responsabilità per la vita e la sicurezza delle persone, ha dichiarato il vice-portavoce Lee Jae-myoung.  

Yoon “ha espresso il bisogno di trovare un sistema di controllo per la prevenzione e la sicurezza degli incidenti dovuti alla folla da utilizzare durante gli eventi di raggruppamenti spontanei che, come in questo caso, non hanno un organizzatore”, ha affermato il portavoce, citato dall’agenzia Yonhap. I controlli di sicurezza sono obbligatori nel caso di eventi organizzati, che devono ricevere il via libera dalle autorità locali, ma nel caso di eventi non organizzati, ha aggiunto, “non è facile mettere in atto misure di sicurezza preventivamente”.  

Queste misure potrebbero prevedere in futuro la possibilità per le amministrazioni locali di richiedere misure di sicurezza minime da parte della Polizia, tra cui il controllo del traffico e della folla, e per la Polizia di mettere in atto misure di emergenza, dopo avere informato le autorità locali.  

La strage di Itaewon 

Ancora non è nota la causa della strage di sabato notte. La Polizia ha istituito una squadra speciale di 475 membri e sta analizzando le testimonianze di chi era presente e le videocamere di sicurezza. Al momento sono state raccolte 44 testimonianze, sono state acquisite immagini di 52 videocamere di sorveglianza situate in 42 punti diversi dell’area dove si è verificata la ressa e sono stati presi in esame anche i video postati sui social. Finora non sono emersi atti che possano costituire reato, hanno reso noto le forze dell’ordine. 

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