E’ altamente probabile che il virus del Vaiolo delle scimmie si annidi nei testicoli. A questa conclusione è giunto uno studio dell’Istituto Medico di Ricerca sulle Malattie infettive dell’Esercito Usa. I risultati sono stati pubblicati su Nature Microbiology, dopo la scoperta del virus nei testicoli di primati non umani.
Si spiegherebbe cosi la trasmissione del virus per via sessuale, sulla quale negli ultimi mesi si è ampiamente indagato. Non vi erano ancora evidenze in tal senso. Ora, con l’analisi di campioni di tessuto di ‘macachi mangiatori di granchi’, i ricercatori hanno scoperto per la prima volta la presenza del virus all’interno dei testicoli. Il vaiolo si anniderebbe in particolare nelle cellule interstiziali e nei tubuli seminiferi dei testicoli. Tracce sono state rinvenute anche nella lumina epididimale, ovvero i siti di produzione e maturazione degli spermatozoi.
Come spiegano ricercatori, sono state trovate tracce del virus anche in animali convalescenti sopravvissuti all’infezione. E questo è un aspetto importante. Mentre il virus era stato eliminato dalla maggior parte degli organi, nei testicoli è stato identificato fino a 37 giorni dalla prima esposizione. “I nostri dati – ha riferito il responsabile dello studio, Xiankun Zeng – forniscono prove che nei macachi il virus del vaiolo delle scimmie può essere presente nello sperma sia durante le fasi acute che di convalescenza“.
Nei macachi il virus risulta molto più letale ed aggressivo rispetto agli umani. Nonostante queste naturali differenze, però, secondo gli esperti è plausibile che anche negli umani convalescenti possa verificarsi una trasmissione attraverso lo sperma.