Addio al secondo intercalare, la correzione temporale che si applica fin dal 1972 al Tempo Coordinato Universale (UTC) per recuperare il ritardo tra il conteggio astronomico dei secondi, basato sulla rotazione della Terra, e quello fornito dagli orologi atomici. Si è tenuta oggi la votazione in merito presso il Bureau International des Poids et Mesures (BIPM), l’organizzazione di metrologia che si occupa di mantenere il Sistema Internazionale delle Unità di Misura nei termini stabiliti dalla Convenzione Metrica.
Il processo di quadratura di queste due scale temporali era diventato così indisciplinato che gli esperti del tempo del mondo hanno votato di abbandonare il secondo intercalare entro il 2035. La civiltà abbraccerà completamente il tempo atomico. La differenza, o tolleranza, tra il tempo atomico e il tempo terrestre non sarà specificata fino a quando i cronometristi non escogiteranno un piano migliore per riconciliare i due.
“I rappresentanti degli stati membri del BIPM – l’Ufficio Internazionale dei Pesi e delle Misure – e associati hanno preso oggi una storica decisione di rivedere il Coordinated Universal Time (UTC) per servire meglio le missioni spaziali avanzate e le applicazioni digitali, consentendo un flusso continuo di secondi senza le discontinuità attualmente causate dai secondi intercalari irregolari“, ha detto ad AGI Patrizia Tavella, attuale direttore del Dipartimento del Tempo del BIPM. “La connessione tra l’UTC e la rotazione della Terra – ha concluso – non è persa, l’UTC rimane legato alla Terra e nulla cambierà per il grande pubblico. Il cambiamento entrerà in vigore entro il 2035 o prima”.
Il passaggio di questa risoluzione ha decretato la separazione tra il cronometraggio degli atomi dal cronometraggio dei cieli per le generazioni a venire. Il cambiamento sarà impercettibile per noi, in termini pratici. Ci vorranno alcune migliaia di anni perché il tempo atomico diverga fino a un’ora dal tempo terrestre, ma il secondo è un’enorme quantità di tempo nella tecnologia di internet. Le trasmissioni dei cellulari, le reti elettriche e le reti informatiche sono sincronizzate in minuscole frazioni di secondo.