Caro energia, via libera del Cdm al decreto Aiuti quater: le misure

Dalla proroga dei crediti di imposta e del taglio alle accise fino alla norma per l'incremento della produzione di gas naturale, ecco le misure contenute nel decreto Aiuti quater
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Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto Aiuti quater, con i nuovi sostegni contro il caro energia. Dalla proroga fino a fine anno dei crediti di imposta e del taglio alle accise fino alla norma per l’incremento della produzione di gas naturale e la rateizzazione delle bollette, ecco le misure contenute nel decreto da poco più di 9 miliardi di euro. 

Energia  

Prorogati fino alla fine dell’anno i crediti di imposta per le imprese energivore e il taglio delle accise della benzina, che sarebbe scaduto il 18 novembre. Le due misure complessivamente assorbono circa 4,4 miliardi. 

Bollette 

Arriva la possibilità per le aziende di chiedere la rateizzazione delle bollette di luce e gas. La misura è destinata alle “imprese residenti in Italia” e concede la possibilità di rateizzare gli importi “eccedenti l’importo medio contabilizzato” nell’intero 2021 per i consumi effettuati dal “primo ottobre 2022 al 31 marzo 2023” e fatturati entro il “31 dicembre 2023″. La rateizzazione decade in caso di inadempimento di due rate anche non consecutive.  

E’ prevista la possibilità di ottenere la garanzia di Sace. La garanzia Sace “è rilasciata a condizione che l’impresa richiedente non abbia approvato la distribuzione di dividendi o il riacquisto di azioni nel corso degli anni nei quali si procede al riconoscimento della rateizzazione“. Nel caso in cui “le imprese abbiano già distribuito dividendi o riacquistato azioni al momento della richiesta, l’impegno è assunto dall’impresa per i dodici mesi successivi”. 

Trivelle 

Ci sono anche misure per l’incremento della produzione di gas naturale con “il rilascio di nuove concessioni tra le 9 e le 12 miglia“, in deroga al decreto legislativo del 2006. Si prevede inoltre che, “in deroga” al divieto alle trivellazioni, previsto dalle norme per l’attuazione del Piano energetico nazionale, “è consentita la coltivazione delle concessioni” di coltivazione di idrocarburi “poste nel tratto di mare compreso tra il 45esimo parallelo e il parallelo passante per la foce del ramo di Goro del fiume Po” ad una distanza dalla costa superiore a 9 miglia. 

Premi aziendali esentasse fino a 3 mila euro 

Sale da 600 a 3 mila euro la soglia dei premi esentasse che le imprese potranno concedere ai dipendenti come ‘fringe benefit’ per pagare le bollette. Il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati al lavoratore dipendente, nonché le somme erogate o rimborsate allo stesso dal datore di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche di acqua, luce e gas, non concorreranno dunque a formare il reddito imponibile nel nuovo limite di 3 mila euro. 

Superbonus 

La norma abbassa nel 2023 la percentuale dello sconto sulla spesa per i lavori di efficientamento energetico dal 110% al 90%. L’agevolazione sarà confermata anche per gli immobili unifamiliari ma con un limite di reddito (a 15mila euro) variabile in base ad una sorta di quoziente familiare. Inoltre, si allunga di tre mesi la finestra temporale all’interno della quale si applica il Superbonus 110% per le villette. Il testo modifica, infatti, il termine, dal 31 dicembre 2022 al 31 marzo 2023, entro cui spetta la detrazione, a condizione che al 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo. 

Tetto al contante 

Sale a 5mila euro la soglia entro cui è possibile pagare in contanti (secondo la norma attuale, il tetto dall’1 gennaio sarebbe stato ridotto da 2mila a mille euro). Si stanziano poi 80 milioni di euro per il 2023, destinati a contributi per i commercianti obbligati alla trasmissione telematica dei corrispettivi all’Agenzia delle entrate. I contributi sono in credito di imposta pari al 100% della spesa sostenuta, fino a 50 euro per ogni registratore telematico (il registratore di cassa connesso a internet) acquistato. 

Gse 

Il Gestore dei servizi energetici avrà più tempo per acquistare, stoccare e rivendere a prezzi calmierati il gas naturale per contribuire alla sicurezza degli approvvigionamenti. Il decreto il termine del 31 dicembre 2022 entro cui il Gse avrebbe dovuto vendere il gas naturale acquistato, nel limite di 4 miliardi, viene prorogato al 31 marzo 2023. Al Gse viene quindi dato più tempo (dal 20 dicembre 2022 al 15 aprile 2023) per rimborsare lo Stato del prestito che verrà trasferito alla società, interamente partecipata dal Mef.

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