Casamicciola, Ancim: “gogna ignobile, servono fondi contro l’erosione”

Le isole minori sono territori fragili e i sindaci vivono "questa situazione tutti i giorni, sulla nostra pelle, insieme ai nostri concittadini"
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Siamo certi che la magistratura saprà fare chiarezza di quanto accaduto, ancora prima dell’ignobile gogna mediatica che si è attivata appena dopo questa calamità naturale, che tocca indirettamente tutti noi rappresentanti delle Isole Minori, non solo l’isola di Ischia“, “sciacallaggio continuo, aggressione mediatica che arriva da più fronti e getta sui nostri territori, sui cittadini e sul nostro operato un’ingiustificabile colpa che viene legata, per clamore mediatico, anche all’abusivismo”. Lo scrive in una nota Sergio Ortelli vicepresidente di Ancim, l’associazione dei Comuni delle isole minori e sindaco di Isola del Giglio (Grosseto), sottolineando che “le isole minori sono territori fragili e noi sindaci viviamo questa situazione tutti i giorni, sulla nostra pelle, insieme ai nostri concittadini“.

Ortelli, nell’esprimere cordoglio dell’a associazione alla popolazione di Casamicciola e all’amministrazione comunale, alle famiglie colpite e ai sindaci dell’isola di Ischia di cui fa parte anche il presidente Francesco Del Deo, sindaco di Forio, aggiunge che, senza polemiche, è questo il tempo “di far sentire la nostra voce di piccole isole, di comunità minori, di isolani che affrontano tutti i giorni le problematicità legate all’erosione costiera, al rischio idrogeologico e sismico“.

Noi sindaci delle Isole Minori – conclude – desideriamo che venga posta maggiore manutenzione ai nostri territori, anche mediante lo stanziamento di fondi ad hoc specifici per le isole e la formazione di nuovo personale da dedicare alla tutela del nostro bene più prezioso, il territorio e l’ambiente. A ciò speriamo di affiancare la tanto auspicata semplificazione delle procedure, nel rispetto della pianificazione urbanistica, per centrare celermente risultati più ampi come la realizzazione delle opere di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico che oggi più che mai tormenta il nostro Paese“.

Troppa burocrazia per le gare

Cerchiamo di fare presto. Una frana, un disastro ambientale, arriva senza preavviso. Tutti i Comuni della Costiera sono beneficiari di progetti di mitigazione del rischio idrogeologico che non riescono ad andare a bando di gara perche’ manchevoli dei pareri“. Parla a nome di tutti i sindaci della Costiera Amalfitana, il primo cittadino di Scala Luigi Mansi, presidente facente funzioni della Conferenza dei Sindaci, chiedendo celerità nei processi di sburocratizzazione, specie per quanto concerne i tempi di ottenimento di tutti i pareri necessari alla cantierizzazione dei progetti di risanamento ambientale.

“Il problema è serio – spiega all’AGI Mansi che è anche presidente della Comunità Montana dei Lattari – per ottenere un progetto esecutivo ci vogliono anni e questo va detto perchè gli organi sovracomunali si devono immedesimare nelle difficoltà che abbiamo noi amministratori di territori così complessi e fragili. Quando convochiamo le conferenze dei servizi, quando andiamo a confrontarci con gli organi sovracomunali purtroppo abbiamo queste nostre difficoltà“.

Proprio stamani abbiamo aperto il consiglio comunale con un minuto di silenzio in memoria delle vittime di Ischia. Qui a Scala settimana scorsa abbiamo concluso i lavori di pulizia delle briglie, sia in località Senite, in montagna, che nel letto del torrente Dragone – racconta – abbiamo ricevuto un finanziamento grazie al Genio Civile di Salerno, alla Regione Campania, al responsabile della Protezione Civile regionale Italo Giulivo. Ma si tratta di interventi di manutenzione ordinaria oramai del territorio memori di cio’ che accadde ad Atrani nel 2009. Non basta questo. C’e’ bisogno di cantierizzare i progetti gia’ redatti, anche in vista dei finanziamenti del Pnrr”.

Senatori Pd: subito indagine sul rischio sismico e idrogeologico

Un’indagine conoscitiva sul rischio sismico e idrogeologico, da parte della Commissione Ambiente del Senato, per individuare inefficienze e urgenze e contribuire a cambiare passo nella difesa del territorio. La proposta è dei senatori del Partito Democratico Bruno Astorre, Lorenzo Basso, Nicola Irto e Michele Fina, che l’hanno anticipata nel corso della seduta odierna della Commissione Ambiente che ha ascoltato le linee programmatiche del Ministro Pichetto Fratin. I quattro Senatori hanno spiegato che “a ogni calamità ci ripetiamo che è ora di cambiare rotta: quanto accaduto a Ischia deve essere stavolta lo stimolo per un ruolo attivo del Parlamento. Attraverso l’indagine conoscitiva, propedeutica anche alla possibile istituzione di una Commissione bicamerale d’inchiesta, si dovranno individuare le responsabilità, i colli di bottiglia, le inefficienze, capire come trasformare la disponibilità di fondi in interventi efficaci, operare a seconda dell’urgenza. Il sistema Paese ha dimostrato in passato di sapere se necessario intervenire con rapidità di fronte alle emergenze, e la fragilità di una parte rilevante del territorio italiano va considerata come un’emergenza“.

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