Clima, gli impegni dei Paesi per raggiungere l’obiettivo di 1,5°C sono sufficienti? Lo studio

Clima: un nuovo studio dimostra che un'ambizione più forte nel breve termine, o prima del 2030, è essenziale per limitare i picchi di variazione della temperatura
MeteoWeb

Dopo la COP26 nel novembre 2021, 151 Paesi avevano fissato obiettivi sul clima più ambiziosi rispetto agli impegni dell’Accordo di Parigi del 2015, con l’obiettivo di ridurre ulteriormente le emissioni entro il 2030. I Paesi sono tenuti a rivedere e aggiornare regolarmente le proprie strategie climatiche nell’ambito del meccanismo dell’accordo di Parigi. Sebbene la comunità internazionale riconosca la necessità di aumentare ulteriormente gli obiettivi di riduzione delle emissioni, non si comprende ancora l’esito di una forte ambizione nel 2030 e oltre, né il suo impatto su regioni o settori specifici. 

Ora, secondo uno studio pubblicato su Nature Climate Change, impegni nazionali più ambiziosi per il clima prima del 2030 sono fondamentali per limitare il cambiamento di temperatura al di sotto di 1,5°C in questo secolo. 

Utilizzando una serie di percorsi di emissione simulati che includono un’azione ambiziosa per il clima, Haewon McJeon, Gokul Iyer, Yang Ou e colleghi dimostrano che un’ambizione più forte nel breve termine, o prima del 2030, è essenziale per limitare i picchi di variazione della temperatura. Ritardare l’aumento delle ambizioni oltre il 2030 potrebbe aumentare il rischio di sbalzi di temperatura più elevati e ridurre i benefici climatici a lungo termine, secondo lo studio. Ritardare l’aumento dell’ambizione potrebbe anche richiedere un’accelerazione della decarbonizzazione post-2030 a tassi sostanzialmente superiori ai tassi storici. 

Aumentare le ambizioni a breve termine può anche portare a maggiori riduzioni delle emissioni diverse dalla CO2, come il metano, e si prevede che accelererà la transizione verso sistemi energetici a emissioni nette zero. 

Gli autori sottolineano la necessità di esplorare percorsi di emissione che non si concentrino solo sugli obiettivi di temperatura di fine secolo, ma che limitino anche i superamenti della temperatura nel corso del secolo, poiché i superamenti di temperatura più elevati prima della fine del secolo potrebbero esporre l’uomo e gli ecosistemi a rischi significativi. 

Secondo i risultati dello studio, rafforzare l’ambizione a breve termine e, contemporaneamente, testare e stabilire politiche e infrastrutture istituzionali che eliminino gradualmente i combustibili fossili e incentivino la ricerca, lo sviluppo e la diffusione di tecnologie più nascenti nel breve termine sarà fondamentale per facilitare riduzioni più profonde delle emissioni a lungo termine necessarie per realizzare in modo efficiente in termini di costi gli obiettivi a lungo termine dell’accordo di Parigi. 

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