Covid, in Cina restrizioni almeno fino al 2024

Una riapertura completa in Cina causerebbe 363 milioni di contagiati, 5.8 milioni di persone in terapia intensiva e 620 mila morti
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La Cina potrà abbandonare la strategia zero-COVID non prima del 2024, a causa della mancanza di sufficienti terapie intensive negli ospedali. E’ questa la stima di Bloomberg, che cita l’analisi dell’analista farmaceutico Sam Fazeli.

Una riapertura completa causerebbe 363 milioni di contagiati, 5.8 milioni di persone in terapia intensiva e 620 mila morti. Gli ingressi giornalieri alle terapie intensive sarebbero 32 mila al giorno a fronte di un totale di 56 mila.

Secondo Fazeli, la Cina non ha altre soluzioni se non quella di proseguire mantenendo la massima precauzione per evitare il collasso del sistema sanitario. Bloomberg afferma poi che le autorità cinesi dovrebbero inoculare molte più richiami, non per forza di vaccini a mRNA. Il problema sono gli anziani: solamente il 66% degli over-80 sarebbe vaccinato e solo il 40% avrebbe ricevuto almeno un booster.

La commissione sanitaria ha esortato gli ufficiali a far aumentare la percentuale delle terapie intensive ad almeno il 10% dei posti letto totali.

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