“Anche per la questione del reintegro dei medici non vaccinati, perché non tutti sono ‘no vax’, il sistema sanitario anche a causa del numero chiuso a Medicina si trova in uno stato di assoluta carenza di personale sanitario. Tanto da essere costretti a prendere medici da Cuba, come è accaduto in Calabria. Abbiamo un deficit pesantissimo e anche in questo caso abbiamo anticipato di sessanta giorni un reintegro che era stato previsto già dal precedente Governo. E nessuno aveva detto niente contro questa misura che porterà 4000 medici di nuovo al lavoro, dopo aver giustamente subito la sospensione dall’impiego e dallo stipendio per non aver rispettato la legge“: lo ha affermato questa mattina il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli, di Fratelli d’Italia, intervenendo a Coffee Break su La7.
“Era scontato che tra le varie norme per affrontare il residuo della pandemia ci fosse la prosecuzione dell’obbligo di mascherina negli ospedali e nelle rsa,” ha proseguito Rampelli. “La bizzarria sta nel fatto che il precedente governo avesse fatto scadere questo obbligo proprio il 31 ottobre, all’inizio della stagione invernale, periodo rinomatamente peggiore per le influenze“.
“Con queste misure – ha concluso – noi vogliamo normalizzare il più possibile l’Italia, finire con l’allarmismo e con lo stato d’ansia permanente, pur restando con la guardia alta. Del resto lo stato di emergenza è finito sei mesi fa. Dobbiamo dire agli italiani che possiamo essere più sereni“.