Nell’inchiesta sulle cause dell’incidente dell’elicottero precipitato ad Apricena il 5 novembre scorso, in cui sono morte 7 persone, oggi si sono svolte le autopsie sui corpi del pilota Luigi Ippolito, 60 anni, e del co-pilota Andrea Nardelli, 39, entrambi di Foggia. Gli accertamenti autoptici e quelli tossicologici sono stati eseguiti dal Professor Biagio Solarino, medico legale dell’Università di Bari, nell’obitorio dell’ospedale Masselli Mascia di San Severo (Foggia). Ora la Procura di Foggia concederà il nullaosta per il rilascio delle salme ai parenti per i funerali.
Per le altre cinque vittime l’accertamento medico-legale non è stato eseguito perché la Procura di Foggia ne ha valutato l’esigenza solo sui corpi dei piloti, per poter acquisire eventuali elementi utili alla ricostruzione della dinamica dei fatti. Al momento non è stata ancora individuata la causa del tragico incidente. Nella zona c’era maltempo ma non si ritiene che sia l’unica ragione.
I funerali di Ippolito, pilota con esperienza di 40 anni sia alla guida di aerei sia di elicotteri, sono in programma domani pomeriggio in Cattedrale; quelli di Nardelli, pilota di elicotteri sia di trasporto passeggeri sia di elisoccorso, sono programmati lunedì pomeriggio, sempre in Cattedrale. Per i riti funebri è stato indetto lutto cittadino a Foggia dalla commissione straordinaria che sta gestendo l’ente locale.
Le altre vittime
Nell’incidente sono morti anche Maurizio De Girolamo, 64enne di San Severo, medico del 118 che smontava dal turno di notte alle isole Tremiti, e la famiglia Rigler di Lubiana, in Slovenia, composta dai genitori Bostjan Rigler (54 anni, direttore tecnico della principale casa di produzioni televisive in Slovenia Pro Plus) e Mateja Curk (44 anni) e dai figli Jon e Liza di 14 e 13 anni, che erano in vacanza. Le loro salme sono state rimpatriate in Slovenia.
Aperte due inchieste
Per l’incidente sono aperte due inchieste. L’elicottero, in servizio di linea tra le Tremiti e Foggia, era il primo della giornata ed era partito alle ore 9.10 dall’isola di San Domino. I contatti si sono persi alle 9.27, ora presunta dello schianto nell’area impervia di Castel Pagano ad Apricena. Dopo quella tecnica-amministrativa avviata dall’Ansv (Agenzia nazionale per la sicurezza del volo), la Procura di Foggia ha aperto un procedimento penale a carico di ignoti con le ipotesi di reato di disastro aviatorio colposo e omicidio colposo plurimo.
Le indagini dell’autorità giudiziaria sono state affidate al nucleo investigativo del Comando provinciale dei Carabinieri di Foggia. Sono stati nominati cinque consulenti: due da parte dell’Ansv (un ingegnere aeronautico e un pilota) e tre da parte della Procura (un professore universitario esperto in incidenti aerei e due ufficiali dell’Aeronautica di cui un ingegnere e un pilota). Sono già stati effettuati sopralluoghi per rilievi tecnici. L’area dell’incidente è sequestrata. Si tratta di una zona estesa perché rottami e altri oggetti di interesse investigativo sono sparsi.