Energia, Bonelli: “crisi climatica irreversibile, destra difende diritti di pochi”

Secondo Angelo Bonelli, "l'ex destra sociale, che oggi è destra di potere molto convertita sta difendendo gli interessi di pochi"
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Siamo nei giorni della Cop27 anche se sembra non importi a nessuno. E mentre gli scienziati ci mostrano dati ormai irreversibili, che certificano che la maggior produzione di gas naturale mette a rischio l’obiettivo di mantenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi, la prospettiva della politica italiana è quella di riprendere le trivellazioni nell’Adriatico. Pensare che il futuro della politica energetica del nostro Paese sia riprendere le trivellazioni vuol dire dimenticare che il caro energia dipende proprio dal costo degli idrocarburi e dalle speculazioni sul gas, non solo del nostro paese, ma in tutta Europa“.

E’ quanto dichiarato durante il Consiglio federale nazionale di Europa Verde dal co-portavoce di Europa Verde e deputato dell’Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli. “L’ex destra sociale, che oggi è destra di potere molto convertita – ha avvertito Bonelli – sta difendendo gli interessi di pochi, agendo da forte con i deboli e debole con i forti. Dal 30 settembre del 2021 fino al 30 giugno del 2022 si sono realizzati extraprofitti per decine di miliardi di euro. I bilanci di Eni nei primi sei mesi del 2022 hanno visto un aumento degli utili del + 670 % nell’ultimo trimestre del 2021 è conseguito un utile del + 3870%. Qual è il provvedimento del governo rispetto a questa cosa? Votare contro l’emendamento al Dl Aiuti Ter sulla tassa su extraprofitti presentato dal nostro gruppo parlamentare“.

Lo stesso governo – ha attaccato – che con l’introduzione del quoziente familiare penalizzerà le famiglie più povere del nostro Paese, distruggendo un provvedimento come il superbonus, che avrebbe permesso di avviare i processi di efficientamento energetico necessari per dare una risposta al cambiamento climatico, e anche per far risparmiare le famiglie italiane“.

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