“Probabilmente” i due nuovi rigassificatori galleggianti di Piombino e Ravenna “non basteranno. Dovremo dotarci anche di altri 3 o 4 rigassificatori fissi, a terra o in mare. E utilizzare le navi rigassificatrici per le emergenze“: è quanto ha affermato il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, intervistato da Repubblica.
In merito alla proposta della Commissione europea sul price cap al gas, il Ministro ha affermato: “Così com’è non è quello che ci aspettavamo. È probabile che la decisione sarà rimandata al prossimo Consiglio europeo“. “Con i colleghi europei siamo d’accordo che dobbiamo valutare la proposta in dettaglio. Ma così come è trapelata lunedì ci lascia insoddisfatti. Occorrono dei correttivi. Il tetto c’è, ma è molto alto. Al punto che potrebbe trasformarsi in uno stimolo alla speculazione“.
In riferimento all’annuncio dello sfruttamento dei giacimenti di gas tra le 9 e le 12 miglia fuori costa, Pichetto ha spiegato che “l’impegno è raggiungere emissioni zero nel 2050. Mancano 27 anni, e in questi 27 anni dovremo comunque spingere moltissimo per far diminuire il gas e aumentare le energie rinnovabili. Ma lo sviluppo delle rinnovabili richiederà 10-15 anni, più che sufficiente per ammortizzare i costi di Rigassificatori e trivelle“.
Infine, sulle comunità energetiche, Pichetto ha evidenziato: “Per il decreto è davvero questione di ore. Lo stiamo perfezionando per permettere poi la valutazione alle parti interessate“.