ENI e la Libia stanno per mettere a punto un nuovo accordo sul gas per sviluppare giacimenti offshore. L’obiettivo è quello di aumentare la produzione e aumentare le riserve del Paese africano. Si tratta di una scelta di diplomazia energetica italiana nel Mar Mediterraneo, e si contestualizza nella strategia di diversificazione delle importazioni di gas.
La notizia arriva da Farhat Bengdara, presidente della società statale libica National Oil Corp (NOC), che ha parlato di investimenti italiani per circa 6-8 miliardi di dollari “per produrre gas offshore“. Sono aperte anche trattative con altri partner come BP e TotalEnergies “per investire di più in Libia“.
L’obiettivo della Libia è quello di monetizzare i suoi 80 trilioni di piedi cubi di riserve di gas naturale, ovvero quasi 2.250 miliardi di metri cubi di gas naturale. Il paese africano esporta già gas verso l’Italia, ma punta anche a realizzare un gasdotto con la Grecia. Il gasdotto attraverserebbe il Mar Mediterraneo e raggiungerà altri possibili acquirenti in UE.
Le ambizioni libiche crescono ulteriormente e NOC sta studiando anche l’idea di un gasdotto collegato a Damietta in Egitto, dove si trova un terminale GNL, da cui il gas viene esportato nei paesi del Mar Mediterraneo.