Ischia, Pichetto: “12 anni fa stanziati 3 milioni di euro, interventi ancora in progettazione”

Il Ministro Pichetto Fratin: “a Ischia il 49% del territorio è classificato a pericolosità elevata e molto elevata per frane”
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Il dissesto idrogeologicoè una emergenza nazionale che lo Stato non ha saputo affrontare efficacemente, ma non è una battaglia di parte, non è una bandiera ideologica. Deve essere un impegno di tutti noi al Governo, in Parlamento, nelle Regioni e negli enti locali. Abbiamo il dovere di dare delle risposte concrete per rallentare l’impatto del cambiamento climatico sull’ambiente e sulla salute ed evitare l’errore di rincorrere l’emergenza“. Lo ha detto il Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, rispondendo durante il question time alla Camera a una interrogazione sulle iniziative per assicurare più stringenti controlli e un più efficace utilizzo delle risorse destinate al contrasto del dissesto idrogeologico, anche tramite il ripristino dell’unità di missione “ItaliaSicura“, alla luce della tragica alluvione di Ischia. 

“La fragilità del territorio ischitano è accertata e documentata – ha aggiunto – l’intensa e non sempre programmata attività urbanistica ha comportato l’innalzamento del livello del rischio idrogeologico al massimo grado. Il 49% del territorio dell’isola è classificato a pericolosità elevata e molto elevata per frane nei Piani di assetto idrogeologico e sono oltre 13.000 gli abitanti residenti nelle aree a maggiore pericolosità per frane. Purtroppo, è amaro ricordare che per la ‘messa in sicurezza della zona costiera’ e per ‘la riduzione dell’erosione e la stabilizzazione dei versanti nel comune di Casamicciola’ sono stati stanziati 12 anni fa dal Ministero dell’Ambiente complessivamente 3 milioni e 100 mila euro, ma gli interventi risultano ancora in fase di progettazione”, ha segnalato il Ministro.  

Le istruttorie condotte dalle Autorità di bacino distrettuali e dagli Uffici ministeriali, sulla scorta delle proposte formulate dalle Regioni e Province autonome, porteranno, a breve, al finanziamento di 139 interventi, con oltre 350 milioni di euro a carico del bilancio Mase”, ha assicurato Pichetto.

Gli interventi rientrano nel Piano degli interventi di mitigazione di rischio idrogeologico, istituito con il decreto legge 152 del 2021, che viene adottato tramite provvedimenti ministeriali, previa intesa con i Presidenti delle Regioni interessate. Il Piano relativo al 2022, secondo Pichetto, “è in via di formale definizione“. In questo piano “non si ravvisano proposte della Regione Campania, ricadenti nei comuni dell’Isola d’Ischia”.  

Riguardo la “rassicurazione di non proporre un nuovo condono edilizio, l’ultimo Consiglio dei ministri, riunitosi con urgenza dopo i tragici eventi di Ischia, oltre ad avere deliberato lo stato di emergenza e appostato le prime risorse per gli interventi urgenti di soccorso alla popolazione, si è espressamente impegnato nell’adozione entro fine anno di un Piano nazionale di adattamento al cambiamento climatico, che chiaramente avrà nella lotta al dissesto idrogeologico un suo punto fermo. Se ci impegniamo all’approvazione e all’attuazione del predetto Piano – ha continuato – mi sembra del tutto evidente l’impossibilità di avallare tutte quelle misure che andrebbero a minare dalle fondamenta la capacità di aumentare la sicurezza del nostro territorio e il raggiungimento delle finalità del Piano stesso”, ha detto ancora.

Alla richiesta della deputata Maria Elena Boschi di ripristinare la struttura di missione Italia Sicura, Pichetto ha risposto che “agire ora con la costituzione di una nuova unità di missione rischierebbe di essere controproducente, in quanto si creerebbero nuovi blocchi procedurali, con lo spostamento di competenze e la previsione di nuovi soggetti istituzionali, e si rischierebbe pertanto di compromettere l’efficacia della riforma da poco approvata, che ha ottenuto il placet della Commissione europea”.  

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