Proseguono le operazioni a Ischia per la ricerca dei dispersi, nessun ritrovamento è stato fatto nella giornata di oggi. Le ricerche sono concentrate nella zona di via Celario, dove sono ritrovati 7 degli 8 deceduti. Da oggi sono al lavoro gli escavatori dei vigili del fuoco, dopo l’apertura di una pista nell’area di frana che ne ha consentito il passaggio.
Altre squadre stanno verificando lungo il percorso della frana, mentre i sommozzatori scandagliano, anche con un sonar, lo specchio di mare nella zona del porto. Prosegue anche l’assistenza dei vigili del fuoco alla popolazione, con il recupero di masserizie e beni di prima necessità dalle abitazioni coinvolte. Sull’isola operano 219 vigili del fuoco con 93 mezzi.
E’ polemica sulla nomina del commissario per l’emergenza di Ischia
Divampano intanto le polemiche sulla nomina del commissario straordinario per l’emergenza del piccolo comune ischitano. Ad innescare la miccia è una lettera inviata a Palazzo Chigi dalla Regione Campania in cui ha espresso parere negativo sulla nomina da parte del Consiglio dei Ministri, di Simonetta Calcaterra a commissario per l’emergenza Casamicciola. Il prefetto Calcaterra è dallo scorso luglio commissario straordinario del Comune di Casamicciola Terme, dopo lo scioglimento per la sfiducia al sindaco Giovanbattista Castagna. Una nomina decisa proprio domenica dal Consiglio dei ministri. Ma il parere della Regione campana è vincolante.
A gettare acqua sul fuoco è il Prefetto, Claudio Palomba nel corso della conferenza stampa in un albergo a quattro stelle di Casamicciola. “La procedura prevede che il Cdm deliberi e il capo dipartimento di intesa con la Regione nomini. E’ un nodo che verrà sciolto a brevissimo. Tutti ci rendiamo conto che c’è questa necessità“, spiega. E Claudia Campobasso, dirigente della Protezione civile regionale, aggiunge che “come Regione diamo tutta la disponibilità per supportare il Comune per l’adozione del piano di emergenza comunale. C’è la massima disponibilità congiuntamente al Comune e ai vigili del fuoco. Noi Regione siamo di supporto“.
Le indagini della Procura di Napoli
Intanto, la Procura di Napoli indaga anche sugli allarmi inascoltati che l’ex sindaco di Casamicciola, Giuseppe Conte, aveva inviato, tramite pec, alle istituzioni locali: Prefettura di Napoli, commissario prefettizio di Casamicciola, Comune di Napoli, Regione Campania. L’ex sindaco di Casamicciola, meno di una settimana fa, aveva inviato delle mail pec per segnalare il rischio idrogeologico, ma è rimasto inascoltato. La Procura di Napoli ha aperto un’inchiesta per disastro colposo, frana colposa e omicidio colposo a carico di ignoti sui fatti di Ischia nominerà un pool di consulenti per effettuare verifiche rispetto ai territori e le abitazione colpite dalle frane.
“Il lavoro sta proseguendo ed entro il fine settimana sarà pronto il piano speditivo di emergenza“, dice il prefetto Palomba. La giornata è iniziata con una vertice del per il coordinamento dei soccorsi presieduto proprio dal Prefetto. A cui hanno partecipato i sindaci dell’isola e i vertici delle forze dell’ordine di Napoli, oltre al sindaco metropolitano, Gaetano Manfredi. Nel corso della mattinata si era sparsa la voce che i Vigili del fuoco avrebbero individuato e iniziato a estrarre i corpi senza vita dei genitori dei tre fratellini Monti ritrovati nei giorni scorsi. Ma è stato il Prefetto a smentire la notizia, sottolineando che “non ci sono stati i ritrovamenti di cui si è parlato, ci auguriamo che possa avvenire ma al momento siamo ai numeri di ieri“.
Durante il vertice si è fatto il punto dell’emergenza a Casamicciola. Ed è stato deciso, tra le altre cose, che sabato riaprono le scuole. Non solo. “Abbiamo sentito che alcune persone non vogliono lasciare le proprie abitazioni per paura degli sciacalli, possiamo dire a queste famiglie che sarà garantito un presidio anti sciacallaggio delle Forze dell’ordine“, dice il Prefetto di Napoli. Intanto, sono almeno 280 gli sfollati a Casamicciola. Di questi, 179 sono ospiti in albergo e il resto è ospite presso familiari o amici. Alla conferenza stampa ha partecipato anche la sottosegretaria leghista Giuseppina Castiello. Che non ha risparmiato qualche frecciata al ministro dell’Ambiente, Pichetto Fratin, che ieri aveva augurato “l’arresto dei sindaci” e la “confisca delle case abusive“.
“E’ stata una espresso infelice. Sono qui per rappresentare il Governo e per ribadire il supporto ai sindaci che sono in trincea“, si limita a dire. Poi ha aggiunto: “I sindaci non vanno lasciati soli ma supportati dal governo“. Anche la commissaria Simonetta Calcaterra ha voluto spiegare di sentire “personalmente la vicinanza del signor prefetto e del governo. Questo per noi è importantissimo“. Poi ha aggiunto: “La popolazione colpita dalla frana è sistemata o autonomamente o in strutture alberghiere e, fortunatamente, è sostenuta quotidianamente in tutte le esigenze a breve cercheremo di consentire anche il rientro in sicurezza negli appartamenti per prelevare qualche oggetto personale utile. Per il resto, posso dire che la macchina sta andando avanti e cercheremo di lavorare soprattutto in via prioritaria sull’assistenza alla popolazione e sul ripristino della viabilità“. Questa vicinanza “per noi è importantissima. Nell’emergenza frana si riesce a costruire una macchina di sostegno in grado di aiutarci anche in previsione di una necessità futura“, dice ancora. Serve “lavorare sui fronti dell’assistenza alla popolazione e al contempo capire cosa fare nell’immediato per evitare che questo si verifichi e’ un lavoro davvero intenso”.
“Abbiamo individuato delle esigenze primarie alle quali nei giorni scorsi e oggi abbiamo avuto risposta pronta e immediata – spiega Calcaterra – mi sento sostenuta e ringrazio prefetto e governo per tutto il sostegno fornito. A breve consentiremo il rientro in sicurezza negli appartamenti per recuperare oggetti personali“. Intanto, sempre oggi, è emersa la notizia che a Casamicciola mancava un “piano speditivo aggiornato”. In altre parole un piano provvisorio di emergenza per il Comune di Casamicciola inquadrato in più ampio d’ambito.
Il nuovo piano provvisorio, che dovrebbe essere pronto entro la fine della settimana, va ad aggiornare dopo gli eventi alluvionali di sabato quello del Comune di Casamicciola ed è finalizzato a garantire assistenza alla popolazione in caso di nuove emergenze. Sarà comunque operativo prima del peggioramento delle condizioni meteo. Nel frattempo è prevista, da parte dei vigili del fuoco, una prima verifica a vista degli edifici che si trovano nell’area interessata. Al momento la verifica sarà effettuata su un migliaio di edifici. Oggi hanno preso la parola anche alcuni dei sindaci presenti alla riunione. Chiedono tutti “silenzio” e “di smettere di fare sciacallaggio“, prendendosela con i giornalisti: “Quanto accaduto a Casamicciola non è colpa dell’abusivismo“, dicono all’unisono Giacomo Pascale e Francesco De Deo, rispettivamente i sindaci di Lacco Ameno e Forio d’Ischia.
“Le vittime vivevano in zona bianca – dice De Deo al termine del vertice del Centro coordinamento di soccorso a Casamicciola – e la frana ha colpito per lo più una zona classificata come bianca”. “Facciamo quello che dobbiamo fare e in fretta – afferma De Deo –. Perché non è possibile che questa isola debba sprofondare per calamità naturali, prima il terremoto, poi l’alluvione, nel giro di 5 anni”.
Per giovedì dovrebbe essere esaminato, intanto, un decreto legge Ischia, con aiuti alle aree colpite dalla frana, dal Consiglio dei ministri. Fra le misure allo studio da inserire nel dl, per le zone su cui è già stato dichiarato lo stato di emergenza, i comuni di Casamicciola e Lacco Ameno, ci sarebbero anche la sospensione dei tributi fino a fine anno, con l’impegno a rinnovarla nel 2023, la proroga degli adempimenti per i professionisti che non possono lavorare a causa dei danni prodotti dagli eccezionali eventi meteorologici che sabato hanno colpito l’isola, e la proroga di un altro anno dello smantellamento dei tribunali distaccati. Intanto cala di nuovo la notte su Casamicciola. E i corpi dei genitori dei tre fratellini Monti giacciono ancora sotto il fango, insieme con quello di un uomo e una giovane donna.
Inchiesta sulle mail, commissaria: ‘Non ho sottovalutato’
“Noi le ordinanze le abbiamo emesse e diffuse anche attraverso la stampa locale“. La commissaria prefettizia Simonetta Calcaterra, che dal mese di luglio guida il comune di Casamicciola, non ci sta a fare da capro espiatorio: da parte sua nessun allarme sottovalutato, il Comune dopo le allerte meteo ha emesso due ordinanze con le prescrizioni richieste dal grado di allerta. A sollevare le polemiche è stato un ex sindaco di Casamicciola, l’ingegnere Giuseppe Conte, che prima dell’alluvione ha scritto 23 email ad altrettanti destinatari per segnalare i rischi. Tra loro, Calcaterra, esponenti della Città metropolitana e molti altri.
Anche su queste mail ha acceso un faro la procura di Napoli, dove oggi si è svolto un lungo vertice coordinato dalla procuratrice Rosa Volpe: sono state disposte una serie di acquisizioni di documenti, ma il fascicolo per disastro colposo è contro ignoti. “Nessun iscritto nel registro degli indagati“, assicurano dalla procura. La commissaria Calcaterra ora però si ritrova, suo malgrado, al centro di una querelle tra governo centrale e Regione Campania. Oggetto è infatti proprio la sua nomina da parte del Governo a commissario per l’emergenza alluvione. Una nomina per la quale occorre il parere vincolante della Regione. Assenso che Palazzo Santa Lucia non vuole dare. E lo ha comunicato con una lettera inviata a Palazzo Chigi. La Regione però non ha indicato nomi alternativi. Si attende ora l’indicazione da parte del Governo. A Casamicciola, intanto, si è tenuto un comitato con il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, per l’avvio della redazione di un ‘piano speditivo’ di protezione civile, ovvero da fare in poche ore. Si tratta di un dispositivo di messa in sicurezza e di allontanamento della popolazione residente nelle aree a rischio da far scattare in caso di avverse condizioni meteo. Ed un peggioramento del tempo potrebbe esserci già nel fine settimana.
Prima del piano, però, si dovrà ridisegnare i perimetri della zona rossa. Potrebbe essere più ampia della sola area di via Celario? È presto per dirlo. Lo stabiliranno i tecnici incaricati di fare una valutazione del rischio idrogeologico. Verifiche che saranno condotte anche grazie alla disponibilità dell’Ordine dei Geologi: dieci professionisti si sono detti pronti a lavorare ad una repentina ‘mappatura’ delle zone. Ed anche la Regione, attraverso la dirigente della Protezione civile Claudia Campobasso, si è detta pronta a collaborare. Sulla base del ‘piano speditivo’ di protezione civile in caso di allarme potrebbero essere costretti ad andarsene, in via prudenziale e solo momentaneamente, gli occupanti di un migliaio di case (secondo una prima stima) per essere sistemati in alberghi e nei due palazzetti dello sport di Ischia.
Per fare tutto ciò serve una macchina complessa, che implica il coinvolgimnto di più enti. Così come impresa non facile sarà il riprisino della viabilità: ora, infatti, il tratto di strada che fa cerniera tra i comuni di Ischia, Casamicciola e Lacco Ameno è interdetto al traffico. Intanto proseguono le ricerche degli ultimi quattro dispersi. Oggi i vigili del fuoco hanno lavorato intensamente nei pressi di un’abitazione di via Celario dove vi potrebbero essere i corpi dei genitori dei tre ragazzi morti, ma nessun cadavere è stato recuperato. Le ricerche sono quindi state estese anche nell’area portuale, che dista cinque chilometri dal luogo della tragedia; nello stesso specchio d’acqua sono state ritrovate diverse vetture che erano state parcheggiate, tra la notte di venerdì e sabato, a molta distanza.