La stazione spaziale cinese Tiangong farà parte di un progetto controverso per accumulare energia solare dallo Spazio e inviarla sulla Terra per mezzo di un raggio a microonde ad alta energia: lo ha reso noto uno scienziato cinese, come riporta il South China Morning Post.
Tiangong – che significa “palazzo celeste” – è diventata pienamente operativa quando nei giorni scorsi ha attraccato l’ultimo grande modulo di servizio, Mengtian. Alcuni scienziati hanno suggerito che Tiangong – la più grande infrastruttura in orbita attualmente posseduta e gestita esclusivamente da un singolo Paese – potrebbe cambiare il ritmo o la direzione della corsa allo Spazio.
Yang Hong, capo progettista della stazione spaziale, ha dichiarato martedì scorso a una conferenza a Wenchang, Hainan, che Tiangong svolgerà un ruolo chiave nel progetto della centrale solare spaziale cinese (SSPS) fornendo una piattaforma di test per dispositivi elettrici ad alta tensione e aiutando a realizzare strutture di grandi dimensioni, secondo il South China Morning Post.
Durante una conferenza a cui hanno partecipato scienziati spaziali e ingegneri di tutto il mondo, Yang ha affermato che la stazione spaziale ha le risorse e la capacità per effettuare dimostrazioni, “verificare le tecnologie chiave, accelerare le scoperte tecnologiche e accumulare dati sperimentali in orbita,” per il progetto SSPS.
Ha affermato che ciò aiuterebbe la Cina a raggiungere i suoi obiettivi di emissioni zero.
Uno studio pubblicato dal team del progetto sulla rivista Chinese Space Science and Technology a giugno riportava che la centrale solare spaziale cinese a grandezza naturale sarebbe una struttura larga 1 km in grado di irradiare microonde con potenza gigawatt sulla Terra da una distanza di 36mila km. A differenza delle tradizionali centrali solari che funzionano solo durante il giorno, l’array solare spaziale raccoglierebbe e trasmetterebbe energia 24 ore al giorno, ha affermato il team.
I raggi a microonde potrebbero penetrare le nuvole ed essere captati da un’antenna a terra per generare elettricità. Operando nell’orbita geostazionaria, la centrale elettrica spaziale potrebbe dirigere il raggio in quasi tutti i luoghi, rendendola un candidato ideale per alimentare attrezzature militari o avamposti remoti, ha affermato il team. Tuttavia, alcuni ricercatori hanno anche ipotizzato che il raggio potrebbe essere usato come arma, sottolinea il South China Morning Post
L’Unione Europea e molti Paesi, tra cui Giappone, Regno Unito e Stati Uniti, hanno lanciato programmi di ricerca per sviluppare tecnologie simili. Nella comunità scientifica però si discute se i raggi a microonde potrebbero avere effetti su comunicazioni, salute umana o ambiente.
Yang ha affermato che la stazione spaziale cinese sarà coinvolta in una serie di esperimenti per portare la centrale elettrica spaziale dalla fantascienza alla realtà. Va considerato, però, che la generazione di una forte corrente elettrica e la conversione in microonde produrrà un calore eccessivo e molti altri problemi, che non sono facili da risolvere nell’ambiente spaziale.
La stazione spaziale è una piattaforma ideale per la Cina per valutare le prestazioni a lungo termine della nuova tecnologia e delle apparecchiature in orbita, ha affermato Yang.
Gli scienziati spaziali cinesi prevedono inoltre di utilizzare i cargo, che di solito vengono lasciati bruciare nell’atmosfera dopo una missione, come componente base per costruire la centrale solare. Utilizzando diversi bracci robotici, Tiangong potrebbe unire un certo numero di navicelle e alcune unità di pannelli solari extra per creare un prototipo di centrale elettrica. Questa mini centrale elettrica, dopo essere stata portata in orbita a 100 km sopra la stazione spaziale con propulsori ionici, potrebbe condurre esperimenti per verificare le tecnologie per l’applicazione su vasta scala, inclusa la trasmissione di energia a microonde e l’alimentazione di un satellite con un laser ad alta energia, secondo Yang.
La Cina prevede di condurre il primo esperimento di trasmissione di energia dallo Spazio alla Terra nei prossimi anni. Una piccola centrale elettrica spaziale in grado di fornire elettricità agli avamposti militari remoti sarà operativa entro il 2030, mentre la produzione di energia commerciale dovrebbe iniziare dopo il 2050.
La US Air Force prevede di lanciare un satellite a energia solare nel 2025 che sarà in grado di produrre e inviare raggi a microonde focalizzati dall’orbita.
Alcuni studi hanno suggerito che le microonde, per lo più nella stessa gamma di frequenza di quelle utilizzate da un router Wi-Fi, sarebbero sicure per gli esseri umani a meno che una persona non entri in un’area ricevente.
Come mantenere il raggio di energia puntato su una zona precisa della Terra su una distanza di decine di migliaia di km rimane una sfida importante, secondo gli scienziati coinvolti in questi progetti.
Alcuni ricercatori hanno anche avvertito che la trasmissione di energia persistente e intensa tra lo Spazio e la Terra potrebbe causare disturbi nella ionosfera che potrebbero portare a conseguenze imprevisti sull’ambiente terrestre.