“La sovranità alimentare non è autarchia, ma difesa delle nostre produzioni nel mercato globale. Anche nella Francia di Macron c’è la ‘sovranità alimentare’. Vogliamo assicurare gli approvvigionamenti al nostro Paese“. Così il Ministro Francesco Lollobrigida rispondendo ad una interrogazione in Senato.
“La sovranità alimentare ha una precisa storia e una grande valenza, spiegata bene dal fondatore di Slow Food Carlo Petrini”, ha detto Lollobrigida, secondo cui questo concetto “è la stella polare per affrontare la rigenerazione dell’agricoltura nel mondo. Petrini afferma anche che, “se applicata correttamente, la sovranità alimentare crea una tensione positiva tra dimensione locale e globale, e permette ai popoli di essere davvero liberi nella scelta di ciò che vogliono produrre e consumare, mettendo al centro il benessere delle persone e del pianeta“.
“La Sovranità alimentare, inoltre – ha proseguito il Ministro – per quanto possa risultare innovativa e dirompente nel quadro della semantica istituzionale italiana, non è un concetto nuovo nemmeno al di fuori dei nostri confini nazionali. Questo principio ha precisi effetti nella vita quotidiana dei cittadini e pone l’accento sulla necessità di avviare una volta per tutte nuove pratiche virtuose: produrre secondo parametri di rispetto del mondo del lavoro, dell’ambiente e della qualità”.
“Abbandonare l’idea che la priorità sia esclusivamente quella di sopperire al bisogno di mangiare e bere – ha aggiunto Lollobrigida – qualsiasi sia il prodotto che le logiche di mercato mettono a disposizione, in maniera massiva, per i consumatori finali. Siamo convinti che la difesa di un modello di produzione che mette al centro i prodotti di qualità, la predisposizione di filiere sempre più corte, l’applicazione del principio di stagionalità, la centralità dell’imprenditore agricolo, siano tutti fattori che generano e garantiscono il diritto di un popolo di cibarsi di prodotti più sani e la produzione sia in grado di garantire una maggiore sostenibilità ambientale. I prodotti d’eccellenza e la qualità – ha concluso – vanno infatti difesi valorizzando il lavoro degli imprenditori agricoli. E noi intendiamo farlo”.
Lollobrigida: “cabina di regia su emergenza idrica in agricoltura”
“L’emergenza idrica richiede una cabina di regia che permetta di arrivare alla semplificazione normativa e realizzare le opere in essere: l’acqua nei campi deve arrivare a tutti i cittadini“, ha deto ancora Lollobrigida, rispondendo al question time al Senato a un’interrogazione illustrata dal sen. Silvio Franceschelli (Pd). “Per incrementare la produzione di acqua ad uso agricolo – ha aggiunto Lollobrigida – intendiamo lavorare sulla tecnologia degli impianti di desalinizzazione del mare e sulle tecnologie per razionalizzare il consumo di acqua. Il ministero – ha ricordato – ha collaborato con il ministero delle Infrastrutture alla redazione del piano idrico nel settore degli invasi, contribuendo a definire le priorità”.
“Io confido – ha aggiunto Lollobrigida – che quello che non si è riuscito a fare fino ad oggi, si possa fare in questa stagione parlamentare insieme su problemi pratici che non prevedono visioni ideologiche, perché l’acqua nei campi deve arrivare a tutti i cittadini e in particolare trovando soluzioni”. “La dispersione idrica e la mancanza di approvvigionamenti per famiglie e imprese sono problemi endemici nel nostro Paese – ha precisato il Ministro – ma al di là delle enunciazioni però interventi strategici fino ad ora non sono stati realizzati. E’ giunto il momento di affrontare questi problemi in un’ottica di medio lungo termine, pianificando interventi strutturali, soluzioni di sistema e procedendo ad una significativa semplificazione amministrativa per alleggerire gli oneri burocratici che ad ogni livello rallentano e impediscono una più efficace iniziativa dei privati”.