Maltempo Veneto: in corso ricognizioni, predisposto lo stato di crisi

In corso le ricognizioni per poter permettere la firma dello stato di crisi, a fronte dell'ondata di forte maltempo che ha colpito il Veneto
MeteoWeb

Le strutture della Protezione Civile della Regione Veneto, su mandato del Presidente della Regione Luca Zaia, stanno effettuando numerose ricognizioni per poter permettere la firma dello stato di crisi, a fronte dell’ondata di forte maltempo che oggi ha attraversato la regione, causando numerosi danni. Situazione di criticità che sta tuttora perdurando.  

Il provvedimento è in corso di completamento, sulla base di ulteriori informazioni che stanno arrivando dal territorio da parte degli uffici regionali preposti. Verrà firmato da Zaia entro la serata.  

Sindaci del litorale: “ora fondi PNRR per salvare le spiagge” 

Quanto avvenuto oggi “evidenzia che dopo essere intervenuti in maniera importante con un’infrastruttura come il Mose per la laguna, ora bisogna pensare alle spiagge“. Lo dichiara alla ‘Dire’ Roberta Nesto, sindaco di Cavallino-Treporti e Presidente della Conferenza dei sindaci del litorale veneto. “Da ieri pomeriggio ci siamo relazionati e abbiamo deciso di attivare i nostri Coc (Centri operativi comunali), e di attivare i volontari di Protezione civile e le Forze dell’ordine che ci sono sul territorio”, racconta Nesto.  

Questa mattina ci sono state alcune ore di paura, di preoccupazione”, in particolare per l’area del Delta del Po, dove le condizioni meteorologiche sono state peggiori. “La situazione di erosione e infrastrutture devono essere affrontate in maniera importante, noi abbiamo il tema della manutenzione ordinaria e straordinaria. Quella ordinaria c’è sempre stata ma ora bisogna pensare alla straordinarietà, anche a causa dei cambiamenti climatici“, sostiene la presidente della Conferenza dei sindaci del litorale. “Abbiamo da poco commissionato uno studio sull’erosione con la Camera di commercio e la Regione, ma credo debbano esserci delle risorse importanti nel PNRR per rafforzare quegli interventi strutturali che attorno agli anni 90 erano stati fatti in tutta la spiaggia veneta”, continua poi: “servono risorse importanti e una strategia che va pensata, i cambiamenti climatici ci stanno dicendo questo”.

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