È un’Europa dello spazio “sempre più ambiziosa“, quella che si prepara ad affrontare domani a Parigi la sua Conferenza Ministeriale, il più importante appuntamento che riunisce i Paesi che contribuiscono all’Agenzia Spaziale Europea (ESA). “Abbiamo l’ambizione di portare l’Europa in prima linea nei progetti spaziali”, ha detto il direttore generale dell’ESA in un messaggio diffuso alla vigilia dell’appuntamento, il programma fino al 23 novembre.
“L’Europa è eccellente e sono europei alcuni fra i migliori talenti nell’ingegneria e nella scienza spaziali”, ha detto ancora Achbacher. “In questi tempi difficili – ha aggiunto – spero che dal mondo dello spazio ci siano speranze e opportunità di lavoro e la possibilità di partecipare in un settore in così rapida espansione come quello spaziale”.
Osservazione della Terra, navigazione satellitare, le future missioni su Luna e Marte, i nuovi lanciatori Ariane 6 e Vega C e l’impegno per la partecipazione alle attività della Stazione Spaziale Internazionale sono fra i temi sul tavolo della Ministeriale citati da Ascbacher. “In tempi questi tempi così difficili, tempi di crisi e difficoltà finanziarie, abbiamo bisogno di investire di più nello spazio per scommettere sul futuro”, ha detto ancora il direttore generale dell’ESA.
Più in generale, per l’ESA è una Ministeriale complessa, nella quale si farà il punto sulla riorganizzazione resa necessaria dopo la rottura delle relazioni con l’agenzia spaziale russa Roscosmos, avvenuta a causa dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, e ci si dovrà organizzare sulle prossime tappe della partecipazione al programma Artemis, in particolare relativamente alla costruzione della stazione spaziale Gateway, destinata all’orbita lunare.
La partecipazione dell’Italia
A rappresentare l’Italia al tavolo della ministeriale è il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Sarà presente anche il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Giorgio Saccoccia. Sono molti i temi nei quali l’Italia e la sua industria hanno un forte interesse. Il più recente è il programma Artemis per il ritorno alla Luna, con la missione Artemis 1 in corso e nella quale le competenze e la tecnologia del nostro Paese giocano un ruolo importante. L’Italia è coinvolta anche per quanto riguarda le attività di osservazione della Terra, come per i lanciatori, con Vega C costruito negli stabilimenti della Avio a Colleferro (Roma) e la tecnologia alla base dei motori del nuovo grande lanciatore dell’ESA, l’Ariane 6.