Nord Stream, il procuratore svedese: “grave sabotaggio, tracce di esplosivi”

L'incidente al gasdotto è stato uno dei momenti più critici della crisi geopolitica in corso, seguita all'inizio della guerra in Ucraina
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Il gasdotto Nord Stream è stato colpito da un grave sabotaggio, sono stati trovate tracce di esplosivi su diversi oggetti estranei rinvenuti“: è la conclusione del procuratore svedese Mats Ljungqvist, a capo dell’indagine sulle esplosioni ai gasdotti Nord Stream 1 e 2 del 26 settembre scorso.

Durante le indagini sulla scena del crimine condotte nel Mar Baltico sono stati raccolti molti reperti e l’area è stata accuratamente analizzata. Le analisi effettuate mostrano residui di esplosivo su diversi oggetti estranei rinvenuti. Il lavoro di analisi avanzata continua per trarre conclusioni più affidabili sull’incidente,” ha affermato il procuratore in un comunicato stampa. “La collaborazione tra le autorità svedesi e quelle di altri Paesi è eccellente. Per il proseguimento delle indagini preliminari e delle varie collaborazioni in corso è importante poter lavorare in tranquillità,” ha sottolineato.

L’incidente al gasdotto è stato uno dei momenti più critici della crisi geopolitica in corso, seguita all’inizio della guerra in Ucraina. Il 28 settembre sono state rilevate perdite sul gasdotto. Due si trovavano nella sezione di acque svedesi. La terza, sul Nord Stream 2, era di competenza danese.

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