Lunedì in Consiglio dei ministri “verrà riattivata la società Stretto di Messina che è ferma da nove anni nonostante costi agli italiani ogni anno, per realizzare il Ponte sullo Stretto che sarà un esempio del genio italiano nel mondo. Sarà il ponte a campata unica più grande del mondo“. Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha ribadito il rilancio del Ponte sullo Stretto di Messina oggi pomeriggio a margine di un evento ad Ariccia.
“Nessuno può promettere un Ponte in 5 anni con una campata unica di 3,3 chilometri con costi notevoli – ha aggiunto Salvini – Sarò il 5 dicembre a Bruxelles per chiedere che l’Europa faccia la sua parte, partecipi al finanziamento di un progetto che è europeo, quella non è la Messina-Reggio Calabria ma la Palermo-Berlino. Non è quindi un progetto siciliano, ma europeo. Stando agli studi, poi, sarà una delle opere più green. L’obiettivo è partire con i lavori nell’arco di due anni. Però serve anche l’Alta velocità, arrivare a Reggio Calabria, serve investire anche sui treni regionali, serve che la gente viaggi in sicurezza“. Salvini, quindi, rilancia il Ponte con eccezionale rapidità tempistica con l’obiettivo di fare al più presto per la realizzazione della grande opera che il Sud attende invano da decenni, più volte bloccata dalla sinistra proprio in procinto dell’apertura dei cantieri. Adesso il vicepremier e ministro alle infrastrutture sta correndo: in meno di un mese di Governo ha già rimesso in moto la macchina per la realizzazione del Ponte, incontrato i due governatori e risvegliato l’entusiasmo del Sud operoso e produttivo che da mezzo secolo chiede investimenti in infrastrutture strategiche anziché elemosine assistenziali.
Nella manovra economica, attesa lunedì in Consiglio dei ministri, verrà revocato lo stato di liquidazione della società Stretto di Messina Spa. L’azienda, partecipata da Rfi, Anas, Regione Calabria e Regione Sicilia, negli anni si è occupata della progettazione e degli studi di fattibilità dell’opera arrivando nel 2011 all’approvazione del progetto definitivo, ed è poi stata posta in liquidazione dall’allora premier Mario Monti ad aprile 2013. Ora potrebbe arrivare il ripristino dell’ente visto il rinnovato interesse del governo nei confronti dell’opera.
Anche Fedriga è favorevole: “Ponte sullo Stretto opera pubblica utile e importantissima”
“Il Ponte sullo Stretto è un’opera pubblica utile, importantissima, si deve abbinare a tanti altri interventi, magari più piccoli ma altrettanto importanti. Per quanto mi riguarda penso al collegamento ferroviario Trieste-Venezia, del quale ho già parlato col ministro delle Infrastrutture Salvini” ha detto oggi a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, esponente della Lega.