Ha fatto il giro della Terra per 908 giorni, record per la missione misteriosa USA

Atterraggio al Kennedy Space Center della NASA in Florida
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La 6ª missione da record dell’aereo spaziale X-37B dell’esercito USA è terminata. Il velivolo è atterrato al Kennedy Space Center (KSC) della NASA in Florida il 12 novembre alle 11:22 ora italiana. Ha trascorso 908 giorni in orbita, più di 4 mesi in più rispetto a qualsiasi precedente volo X-37B.

L’aereo spaziale, costruito da Boeing, trasportava anche un modulo di servizio, prima volta per il programma X-37B della US Space Force. “Siamo orgogliosi di essere stati in grado di provare questa nuova e flessibile capacità per il governo e i suoi partner industriali,” ha affermato Jim Chilton, vicepresidente senior di Boeing Space and Launch.

La missione di X-37B, uno Space Shuttle “in miniatura”

L’X-37B assomiglia allo Space Shuttle della NASA, ma è molto più piccolo (8,8 metri dal muso alla coda). Lo Space Shuttle era lungo 37 metri ed era pilotato, un’altra differenza fondamentale, dato che l’X-37B è autonomo.

aereo space force
Credit: Boeing/US Space Force

Si pensa che la US Space Force possieda 2 veicoli X-37B, entrambi forniti da Boeing. Ad oggi, il duo ha effettuato 6 missioni orbitali, ognuna delle quali è conosciuta con la sigla OTV (“Orbital Test Vehicle”):

  • OTV-1: lanciato il 22 aprile 2010 e atterrato il 3 dicembre 2010 (durata 224 giorni);
  • OTV-2: 5 marzo 2011-16 giugno 2012 (468 giorni);
  • OTV-3: 11 dicembre 2012-17 ottobre 2014 (674 giorni);
  • OTV-4: 20 maggio 2015-7 maggio 2015 (718 giorni);
  • OTV-5: 7 settembre 2017-27 ottobre 2019 (780 giorni);
  • OTV-6: 17 maggio 2020-12 novembre 2022 (908 giorni).

Space Force e Boeing hanno descritto l’X-37B principalmente come una piattaforma di prova. Il veicolo consente ai ricercatori di vedere come operano i payload nell’ambiente spaziale e poi di esaminarli in seguito a terra.

Dal primo lancio dell’X-37B nel 2010, il veicolo ha infranto record e ha fornito alla nostra nazione una capacità senza eguali di testare e integrare rapidamente nuove tecnologie spaziali,” ha affermato Chilton.

Molti di questi payload sono segreti, così come la maggior parte delle attività dell’X-37B. La Space Force non divulga i dettagli sull’orbita del veicolo, per esempio, né comunica in anticipo quando ogni missione OTV sta per finire.

I funzionari militari rivelano però informazioni su parte dell’hardware che l’X-37B porta in volo. Ad esempio, sappiamo che OTV-6 ha testato il Photovoltaic Radio-frequency Antenna Module del US Naval Research Laboratory. Questo dispositivo, delle dimensioni di una scatola per pizza, è progettato per convertire l’energia solare in microonde, che possono quindi essere trasmesse sulla Terra. Il progetto potrebbe aiutare a portare l’energia solare spaziale più vicino alla realtà, hanno affermato i membri del team che gestiscono l’esperimento.

OTV-6 ha trasportato anche FalconSat-8, un satellite progettato dai cadetti della US Air Force Academy con 5 payload sperimentali. L’X-37B ha dispiegato FalconSat-8 nell’ottobre 2021 e il satellite rimane in orbita oggi, hanno affermato i rappresentanti di Boeing.

OTV-6 ha trasportato anche alcuni noti esperimenti della NASA. Uno ha testato come le radiazioni spaziali influenzano i semi delle piante e un altro ha valutato come vari materiali rispondono all’ambiente spaziale.

Questa missione evidenzia l’attenzione della Space Force sulla collaborazione nell’esplorazione spaziale e sull’espansione dell’accesso allo Spazio a basso costo per i nostri partner, all’interno e all’esterno del Dipartimento dell’Aeronautica Militare,” ha affermato il generale Chance Saltzman, a capo delle operazioni spaziali della Space Force.

Sebbene OTV-6 abbia stabilito un nuovo record di durata di missione per il programma X-37B, non si è certamente avvicinato al record di volo spaziale in generale.

Si consideri, ad esempio, che alcuni satelliti per osservazione e comunicazione della Terra operano in orbita per un decennio o più. La Stazione Spaziale Internazionale è stata continuamente occupata da equipaggi di astronauti in rotazione dal novembre 2000 e le sonde Voyager 1 e Voyager 2 della NASA rimangono operative nello Spazio interstellare a più di 45 anni dopo il decollo.

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