Relitto di Uluburun: cronache della nave naufragata ai tempi di Omero

Il relitto di Uluburun, la nave naufragata scoperta negli anni '80, ha rivelato i suoi segreti grazie ad un recente studio archeologico approfondito
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Oltre 2000 anni prima che il Titanic affondasse nell’Oceano Atlantico dopo l’impatto con un iceberg, un’altra importante nave naufragata  colò a picco nel Mar Mediterraneo. Il naufragio è avvenuto al largo delle coste orientali di Uluburun, nell’odierna Turchia. La nave naufragata trasportava tonnellate di metalli rari, perlopiù provenienti da piccole comunità di pastori degli altipiani dell’Uzbekistan. A indagare sulla provenienza di questi metalli uno studio, pubblicato sulla rivista Science Advances, condotto dagli scienziati della Washington University di St. Louis.

Lo studio sull’antica nave naufragata

Il team, guidato da Michael Frachetti, ha esaminato i resti del relitto della nave naufragata, scoperto nel 1982. Lo scopo era quello di ottenere una migliore comprensione delle società e delle organizzazioni politiche dell’epoca. Il gruppo di ricerca ha rilevato che delle piccole comunità di pastori degli altipiani provenienti dall’Asia centrale producevano e fornivano circa un terzo dello stagno trovato a bordo.

Questo metallo sembra provenire da una miniera preistorica in Uzbekistan, oltre 2.000 miglia da Haifa, dove l’imbarcazione caricò i materiali a bordo della nave naufragata. Le analisi degli scienziati hanno rivelato una catena di approvvigionamento molto complessa. Il meccanismo prevedeva l’esistenza di diversi passaggi necessari a trasportare lo stagno dalla piccola comunità mineraria al mercato del Mediterraneo. “Sembra che questi minatori locali abbiano avuto accesso a vaste reti internazionali – afferma Frachetti – e, attraverso il commercio via terra e altre forme di connettività, siano stati in grado di trasferire questa importantissima merce fino al Mediterraneo. Questo sistema di commercio culturalmente diversificato, multiregionale e multivettoriale è piuttosto sorprendente durante la tarda età del bronzo“.

In base a quanto emerge dall’indagine, circa un terzo dello stagno che i ricercatori hanno trovato a bordo della nave naufragata proveniva dalla miniera di Muiston. Il metallo restante arriva dalla miniera di Kestel nell’antica Anatolia, nell’odierna Turchia. Dopo l’estrazione, i metalli venivano lavorati per la spedizione e fusi nelle forme standardizzate di lingotti, utili per il trasporto. “Questi risultati offrono uno sguardo prezioso sull’organizzazione commerciale della vita di oltre duemila anni fa – spiegano gli autori -. Nei prossimi studi, continueremo ad analizzare le forme uniche dei lingotti e il modo in cui sono stati utilizzati nel commercio“.

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