Roma, giornata di terrore: strage di prostitute a due passi dal Vaticano

Orrore a Roma: tre prostitute uccise in pieno centro a coltellate
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Strage di prostitute stamattina nel centro storico di Roma, a due passi dal Vaticano. Tre prostitute, due cittadine cinesi e una transessuale sudamericana, sono state ammazzate a coltellate nel quartiere Prati., le due cinesi nello stesso appartamento di via Riboty e la sudamericana in via Durazzo. Quest’ultima aveva 65 anni ed era di nazionalità colombiana. Gli inquirenti stanno analizzando i tabulati telefonici delle tre vittime al fine di ricostruire i contatti avuti con i clienti nelle ultime ore. Analizzate anche le telecamere presenti nelle zone di via Durazzo e via Riboty. Una delle due donne cinesi è stata trovata nuda sul pianerottolo e ciò fa suppore che stava tentando di sfuggire al killer.

Le testimonianze dei residenti

Non se lo aspettava nessuno tra i residenti della zona di via Riboty, a due passi da piazzale Clodio nel cuore di Prati, di ritrovarsi all’improvviso, in un tiepido pomeriggio di novembre, dentro una storia horror. Eppure è quello che si sono ritrovati a pensare alcuni tra i vicini delle vittime, due donne cinesi e una trans brasiliana, uccise in due luoghi molto vicini tra loro e a distanza di poco tempo forse per mano dello stesso autore. È lo stupore, più che lo shock, il sentimento dominante tra gli abitanti. “Io non ho sentito niente– ha raccontato un professionista che lavora in uno dei palazzi che si affacciano davanti al civico 28, dove sono stati rinvenuti i cadaveri delle due donne cinesi- è strano ma evidentemente sono cose che accadono anche nei migliori quartieri: sembra di stare dentro un fumetto di Dylan Dog“. Gli fa eco una signora uscita dal portone accanto. “Io non ho mai notato nulla– sono state le sue parole- Eppure sono 25 anni che abito qui. Sembra tutto incredibile“. Stupore e sorpresa tra i vicini. Chi abita nel palazzo, però, qualcosa di strano in quell’appartamento l’aveva notato. “Che ci fosse un giro di prostitute straniere era cosa nota tra chi abita qui dentro– ha spiegato un’altra signora dello stabile circondato dalla Polizia scientifica- Di certo non ci saremmo mai aspettate quello che è successo“, ovvero un duplice omicidio, divenuto probabilmente triplice con l’altra vittima di via Durazzo, a colpi di coltello.

Avevo appena chiuso una telefonata, saranno state le 10,35 forse le 10,40. Ho aperto la porta per andare al bar, il portiere mi ha chiamato dicendomi che al pianerottolo proprio sopra al mio c’era una donna nuda morta, a terra.  Sono salito e l’ho vista, completamente nuda piena di sangue intorno“. E’ il racconto che fa all’Adnkronos l’avvocato che lavora allo studio al piano terra di via Augusto Roboty 28, al piano inferiore a quello dov’è questa mattina sono state uccise due donne cinesi. Lui, insieme al portiere, è l’unico ad aver visto il corpo della vittima sul pianerottolo. “Usciva tantissimo sangue dalla testa, credo sia stata sgozzata. Il sangue era tantissimo – ripete – come se l’omicidio fosse stato ultimato sul pianerottolo. Aveva una posizione del tutto innaturale, come se avesse gli arti rotti ma in realtà si era accasciata, forse dopo essersi trascinata al di fuori dell’appartamento, magari in cerca di aiuto. Il portone era spalancato, all’interno l’altra vittima. Abbiamo pensato di tutto, anche alla mafia cinese, io da penalista conosco bene la materia“. “Le due vittime io non le avevo mai viste prima. Sono da anni lì e ho visto quella donna per la prima volta oggi, morta. Ma entrambe erano state argomento di riunioni condominiali – racconta ancora l’avvocato che preferisce non rendere noto il suo nome – c’era un viavai di gente a tutte le ore e capitava anche di notte che, non sapendo dove citofonare, suonassero agli interni svegliando gli inquilini“. “Una persona che vive accanto al mio studio, quindi proprio sotto all’appartamento delle due cinesi, ha detto di aver sentito dei colpi, come se spostassero dei mobili“.

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