Sanità, Schillaci: “il Covid ormai è endemico, incentivare chi lavora in ospedale”

Per il ministro Schillaci, è necessario incentivare chi lavora più ore in ospedale: il Covid ormai è endemico
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Il problema delle liste d’attesa, secondo il ministro della Salute Orazio Schillaci, “più che altro è organizzativo, nel senso che comunque gli organici dei medici, al di là di alcune discipline che sono in difficoltà, non sono inferiori a quelli di altri Paesi. Comunque, non è che da un giorno all’altro possiamo trovare più dottori, visto che come tutti sanno ci vuole tempo per formali“.

Schillaci, in un’intervista a Repubblica, ha precisato che “bisogna così incentivare, economicamente, la presenza in ospedale dei professionisti per più ore. In generale, sarà necessario procedere a una rivalutazione del trattamento economico di tutto il personale medico e sanitario”. Alle critiche alla Manovra, replica che “chi si lamenta oggi, tra il 2013 e il 2019, quando c’è stato un definanziamento della sanità, a vario titolo stava nel governo. Comunque, non voglio fare polemiche. Dico solo – aggiunge – che l’anno prossimo ci saranno 4 miliardi e 200 milioni in più per la sanità. I due che ha messo Roberto Speranza e i nostri e in più noi, per il 2024, abbiamo anche previsto ulteriori 2,4 miliardi“.

So – ammette Schillaci – che la gran parte degli aumenti saranno impegnati per l’energia, ma speriamo che si riescano a mettere anche altre risorse sulla sanità“. Oggi il ministro incontrerà le Regioni: “Dobbiamo chiarire, spero in modo definitivo, il reale valore delle spese sostenute per fronteggiare il Covid quest’anno, che secondo le amministrazioni locali arrivano a 3,8 miliardi“.

Intervistato anche dal Corriere della Sera, Schillaci torna sul tema dell’isolamento più breve per i positivi al Covid asintomatici. “E’ chiaro che chi esce dall’isolamento senza la prova diagnostica dovrà avere senso di responsabilità e indossare la mascherina in caso di contatti con persone fragili. Puntiamo sulla persuasione non sugli obblighi“. “Non è un allentamento – precisa – Ci adeguiamo al virus, ormai endemico, con il quale bisogna imparare a convivere“. Spiega quindi che domani partirà la nuova campagna sulla quarta dose, “raccomandata ai fragili assieme all’anti influenza che quest’anno ha già cominciato a mostrarsi aggressiva“.

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