Cresce l’attesa per il primo volo commerciale di Vega C, il nuovo lanciatore dell’Agenzia Spaziale Europea, costruito in Italia da Avio. Il volo VV22 è slittato a dicembre causa di un componente difettoso che dovrà essere sostituito sul lanciatore.
Nel suo primo volo commerciale, Vega C porterà in orbita Pléiades Neo 5 e 6, satelliti realizzati da Airbus e capaci di osservare dettagli sulla Terra con una risoluzione di appena 30 cm e caratterizzati da un’alta reattività, ossia la capacità di rispondere molto rapidamente e inviare a Terra immagini di qualsiasi punto del globo in pochi minuti.
Vega C ha debuttato con un volo di qualifica lo scorso 13 luglio, portando in orbita il satellite scientifico Lares 2 dell’Agenzia Spaziale Italiana e 6 CubeSat, Tra i quali gli italiani Astrobio e Greencube, realizzati per l’ASI da Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e Università Sapienza di Roma.
Il primo lancio commerciale di Vega C rappresenta “una grande prospettiva” per Avio e dà “una grande fiducia” nelle sue capacità e competenze e conferma che l’Italia ha un ruolo sempre più di primo piano nel settore Spazio: lo ha dichiarato ad “Agenzia Nova” l’amministratore delegato di Avio, Giulio Ranzo. E’ “molto importante perché di fatto Vega C” è stato qualificato proprio quest’anno e “già a quattro mesi dal suo volo inaugurale comincia con un cliente di altissimo livello che è Airbus“, ha spiegato Ranzo.
L’amministratore delegato ha parlato anche della Conferenza ministeriale dell’ESA che si è tenuta a Parigi, a margine della quale l’Italia, la Francia e la Germania hanno firmato una dichiarazione comune sui lanciatori. “L’accordo che è stato stretto non è altro che un atto implementativo delle decisioni già prese nell’agosto del 2021, non c’è nessun carattere particolarmente strategico,” ha spiegato Ranzo.
L’ad ha commentato il bilancio da 17 miliardi di euro deciso per l’ESA, con l’Italia che apporterà un contributo di circa 3 miliardi di euro, “straordinario“, dal punto di vista dei finanziamenti: “L’Italia l’ha finanziato con una cifra molto importante molto più importante di quella dell’ultima ministeriale e quindi abbiamo un’opportunità straordinaria davanti noi“. “L’Italia ha così un ruolo sempre più di primo piano attraverso lo sviluppo di prodotti diversi, sempre più moderni e competitivi estendendo lo spettro dei prodotti offerti. C’è dentro di tutto, tra il nuovo lanciatore Vega E, la navicella spaziale Space Rider e anche un nuovo innovativo stadio superiore riutilizzabile. Quindi questo proietta l’Italia dentro una tecnologia che sta davanti agli altri“. “L’Italia ha messo quasi 3 miliardi rispetto ai 2,2 miliardi dell’ultima ministeriale, quindi è un 30% in più. E’ un segnale strategico molto importante, non dimentichiamo che siamo in tempo di guerra (in Ucraina) e di crisi economica“. “Un governo che fa una scelta di questo tipo vuol dire che ha deciso di puntare su certi settori. Quindi questo corrisponde ad una scelta strategica che ritiene questo settore di grande prospettiva“.
Secondo Ranzo si tratta di uno sviluppo “estremamente positivo perché altri Paesi non hanno avuto una simile crescita di contribuzione“. “Vuol dire che noi abbiamo fatto un balzo in avanti, abbiamo fatto delle scelte che io penso siano quelle giuste, che sono basate anche su quello che siamo riusciti a fare,” ha sottolineato l’ad.