La Slovenia ha annunciato una cooperazione più intensa con l’Agenzia Spaziale Europea al fine di diventarne membro a pieno titolo, ha dichiarato il Segretario di Stato del Ministero dell’Economia, Matevž Frangež, partecipando recentemente a Parigi alla sessione di due giorni del Consiglio dell’ESA. Frangež ha sottolineato che il settore spaziale del paese è cresciuto rapidamente: “la tecnologia spaziale svolge un ruolo importante nell’affrontare efficacemente nuove sfide come il cambiamento climatico, la digitalizzazione, la sicurezza e nel rilanciare l’economia nel suo complesso“, ha affermato nel comunicato stampa del Ministero ripreso dall’Agenzia STA. Date le competenze e le potenzialità delle aziende slovene e delle istituzioni “la Slovenia rafforzerà ulteriormente la sua cooperazione con l’ESA” aumentando quindi il suo contributo ai programmi spaziali europei per il 2022 e il 2023 da 3 milioni di euro a 5,8 milioni all’anno. La Slovenia ha inoltre aderito a Digital Earth Twin e Investing in Industrial Innovation (entrambi nell’ambito dei programmi di osservazione della Terra) e al Business Applications and Space Solutions (nell’ambito dei programmi ARTES).
Il Paese ha inoltre confermato nuovamente la sua partecipazione ai quattro programmi opzionali dell’ESA: il programma generale di tecnologia spaziale, il programma di osservazione della terra, il programma scientifico Prodex e il programma di esplorazione umana e robotica. Il Ministero ha osservato che nel 2020 – firmando un accordo di associazione aggiornato con l’ESA – la Slovenia ha migliorato la sua cooperazione, iniziata nel 2016 con l’obiettivo di diventare un membro a pieno titolo. La Slovenia riceve circa il 30% in più di fondi rispetto a quelli versati e il moltiplicatore economico generato è cinque volte quello dell’investimento, ha affermato il Ministero: l’impatto a lungo termine della partecipazione delle aziende e degli istituti di ricerca sloveni ai programmi dell’ESA dovrebbe essere ancora maggiore. Negli ultimi anni molte imprese hanno partecipato con successo ai bandi ESA, con più di 60 contratti firmati per un totale di oltre 17,7 milioni di euro. Secondo il Ministero, le aziende e le istituzioni slovene coinvolte nella ricerca high-tech o spaziale che sono competitive a livello globale includono tra gli altri Sinergise, Skylabs, Balmar, Dewesoft, Duol, Cosylab, Vesolje-SI, l’Istituto Jožef Stefan, ZRC SAZU, Geocodis, l’Università di Lubiana, l’Università di Maribor, l’Università di Nova Gorica.