Nella bozza di Legge di Bilancio nazionale, sono stati inseriti dei provvedimenti a favore del Comune dell’Aquila e di quelli colpiti dal terremoto del 2009. Si tratta di oltre 58 milioni di euro complessivi per il prossimo triennio a copertura delle maggiori spese e minori entrate legate al terremoto. “Avevamo detto che con il nuovo governo L’Aquila e il cratere 2009 avrebbero contato di più a Roma e alla prima occasione utile ne abbiamo avuto una dimostrazione tangibile e concreta“, ha detto in merito il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.
Nell’articolo 117, specificamente dedicato al sisma 2009, sono stanziate risorse, inoltre, per il mantenimento del personale in servizio presso gli Uffici speciali della ricostruzione dell’Aquila e nei comuni del cratere. Nello specifico, per il Comune dell’Aquila l’appostamento ammonta a 20 milioni di euro per il 2023, 18 per il 2024 e 15 per il 2025; i fondi per il cratere, invece, sono così ripartiti: 2 milioni di euro per il 2023, 1,8 per il 2024 e 1,5 per il 2025.
Le cifre sono state rese note durante incontro stampa cui hanno preso parte anche il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio; il sottosegretario all’agricoltura e sovranità alimentare e forestale, Luigi D’Eramo; i senatori Guido Liris ed Etelwardo Sigismondi; l’onorevole Rachele Silvestri e il vice coordinatore dei sindaci del cratere, e sindaco di Montereale, Massimiliano Giorgi.
“Le proposte avanzate dal nostro Comune e dai centri del cratere sismico 2009 sono state recepite – spiega il sindaco Biondi -. Per anni abbiamo chiesto che fosse fatta chiarezza sui fabbisogni dei nostri enti sin dalla stesura iniziale del testo base della Legge di Bilancio e troppo spesso ci siamo, invece, ritrovati a fare i conti con provvedimenti giunti oltre la data del 31 dicembre, a presentare emendamenti con la speranza che venissero accolti all’ultimo minuto o a protestare per le penalizzazioni che i nostri territori rischiavano di subire. Altro dato rilevante è la pluriennalità degli stanziamenti che dà garanzie di stabilità alla complessa macchina della ricostruzione. Altro elemento molto importante è quello che garantirà continuità per il personale degli Uffici speciali dove, dopo l’importante operazione di stabilizzazione del personale precario, permangono ancora unità di personale con contratti co.co.co.”.