Si aggrava drammaticamente il bilancio del terremoto di magnitudo 5.6 che alle 07:21 italiane di questa mattina (le 13:21 locali) ha colpito l’isola di Giava, in Indonesia. Il terremoto s’è verificato nei pressi di Cianjur, una città di oltre 160 mila abitanti, in una zona densamente abitata non lontano da Giacarta.
In base agli ultimi aggiornamenti, il bilancio (ancora parziale) del sisma è di 162 morti e 800 feriti. Oltre 13 mila persone hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni, perché distrutte o pericolanti. La zona colpita dal terremoto è caratterizzata da un’orografia complicata e da una tipologia di costruzioni fragile e non adeguata alle tecnologie antisismiche. Ancora molti villaggi interni colpiti dal sisma non sono stati raggiunti dai soccorritori: il timore è che il bilancio definitivo possa essere ben peggiore dei dati attuali.
Tra le vittime, secondo il reggente di Cianjur Herman Suherman, vi sarebbero almeno 40 bambini. Gli edifici danneggiati oltre 2.270. Ad aggravare la situazione vi è l’interruzione di strade e linee elettriche in diverse aree della reggenza. Il terremoto di oggi è stato avvertito anche nella capitale Giacarta, circa 100 chilometri a nord dell’epicentro.
Indonesia, Tajani: “profondo cordoglio per le vittime”
“Esprimo profondo cordoglio per le vittime del terremoto in Indonesia e la mia vicinanza alle famiglie e al popolo indonesiano. Unità di Crisi Farnesina e ambasciata d’Italia in Indonesia controllano la situazione sul luogo in stretto raccordo con le autorità locali“. E’ quanto scritto su Twitter dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani.