Dopo lo sciame sismico iniziato il 9 novembre davanti alla costa delle Marche con alcune forti scosse di terremoto, il Comune di Fano ha effettuato un primo bilancio degli interventi e dei danni subiti in città. Secondo una prima stima sommaria, si aggirerebbero intorno ai 25-30 milioni di euro.
“Questo è il momento per mettere in sicurezza il nostro patrimonio, come ad esempio quello culturale. Penso alla Chiesa di San Francesco o alla Rocca Malatestiana. Sono state riportate criticità in questi due edifici, pertanto interverremo per stabilizzarli“, ha detto il sindaco Massimo Seri.
“In questa settimana – specifica il primo cittadino – che ci separa dall’evento sismico dello scorso 9 novembre, non si è mai interrotta l’attività di monitoraggio, verifica e controllo dell’Ufficio Tecnico del Comune di Fano rivolta alle scuole. Diversi sono stati gli interventi di ripristino realizzati, in condizioni di sicurezza, dalle ditte incaricate e operanti già dal giorno successivo l’evento”. L’assessore ai Servizi Educativi, Samuele Mascarin, ricorda che si è trattato di “interventi tempestivi e coordinati, con i dirigenti scolastici delle strutture interessate”.
Dopo la prima scossa del 9 di novembre, gli edifici scolastici che hanno subito problematiche, non strutturali, sono stati le Scuole dell’Infanzia Scatola Magica, Albero Azzurro, Collodi, la scuola primaria Tombari e la primaria Luigi Rossi. Le attività di verifica e di monitoraggio sono proseguite fino al 12 novembre, motivate dalle repliche che si sono registrate. In questa seconda fase di ricognizione, si è manifestata la necessità di intervento nella Scuola Nuti, Scuola Rodari e Scuola Media Padalino.