Il terremoto magnitudo Mw 5.5 (dati INGV) che lo scorso 9 novembre ha fatto tremare alle 07:07 le Marche e il Centro/Nord, e le continue repliche, fanno emergere ancora una volta la necessità di provvedimenti che incidano sulle tecniche edilizie, nell’ottica della prevenzione.
Il caso della palazzina di Fabriano
A Fabriano (Ancona), in via Fratelli Latini, si trova una palazzina residenziale che aveva riportato danni non strutturali durante le scosse del terremoto umbro-marchigiano del 1997-98. Per la prima volta in Europa, l’edificio fu adeguato, dall’ing. Giuseppe Mancinelli, con l’isolamento sismico in sottofondazione.
Scomparso prematuramente nel 2012, lo strutturista fabrianese è ricordato da una targa, affissa all’ingresso dell’immobile, che recita: “La prima realizzazione europea di adeguamento con isolamento sismico voluta dall’ing. Giuseppe G. Mancinelli, compianto socio del GLIS“, il Gruppo di Lavoro Isolamento Sismico.
“Fu un esperimento che poi è diventato modello, adottato anche nelle ristrutturazioni di vari edifici a L’Aquila,” ha affermato Roberto Sorci, l’allora primo cittadino di Fabriano, come riporta il Corriere Adriatico. “I successivi terremoti hanno dimostrato che il sistema funziona. La palazzina, che allora aveva subito il distacco del rivestimento esterno in mattoncini, è rimasta indenne, sia nel 2016, che in seguito alle scosse dei giorni scorsi: non ha registrato i danni subiti da altre villette nei paraggi, su cui allora non si era dovuto intervenire“.
“Fu lo stesso ingegnere Mancinelli a insistere perché si provasse a realizzare un isolamento sismico, tagliando le fondazioni alla base per applicarvi distanziatori, che permettessero alla struttura, in caso di scosse, di “galleggiare” sul terreno sottostante,” ricorda Lucilla Nicolini sul quotidiano marchigiano.
“Una volta terminati i lavori – ha proseguito l’ex sindaco – vennero in tanti a prendere visione dell’innovazione“.
La palazzina di Fabriano e il terremoto al largo delle Marche
“Con le scosse del 9 novembre, il palazzo ha ondeggiato, ma ci sentiamo comunque tranquilli,” a raccontato al Corriere Adriatico Caterina Torri, che vive dal 2006 nella palazzina. “Anche il sisma nel 2016 l’abbiamo avvertito molto dolcemente: non avevamo realizzato che avesse provocato quel pandemonio intorno a noi“.
Insomma, uno splendido esempio di sicurezza sismica nelle Marche: “Onore al compianto, vero amico, ing. Giuseppe Mancinelli di Fabriano (Ancona), al quale si deve la prima applicazione europea dell’isolamento sismico in sottofondazione, all’inizio degli anni 2000, ad una palazzina da me collaudata nel 2006,” è il commento dell’ing. Alessandro Martelli, luminare di fama internazionale ed esperto di sistemi antisismici, già direttore ENEA, nonché tra i più eccellenti e instancabili sostenitori dell’importanza della prevenzione sui terremoti in Italia.