Oltre 55 milioni di americani in viaggio in queste ore per il Thanksgiving Day, il Giorno del Ringraziamento. Quasi cinquanta milioni hanno scelto la macchina, mentre più di 4 milioni hanno optato per l’aereo. Treno e bus sono stati scelti da un milione e mezzo di persone. Il traffico ha creato disagi negli aeroporti internazionali di Chicago e New York. Oltre 1.300 voli hanno subito ritardi, 35 sono stati cancellati. A complicare le cose anche il maltempo: tempeste sono attese nel Nord/Ovest degli Stati Uniti, con criticità anche in New Mexico e in alcune aree del Texas.
Cos’è il Giorno del Ringraziamento
Il Giorno del Ringraziamento è una festa che viene celebrata negli Stati Uniti ogni quarto giovedì di novembre e in Canada ogni secondo lunedì di ottobre.
Oggi, 24 novembre, ricorre dunque il 401° Thanksgiving Day. Il primo giorno del Ringraziamento viene infatti fatto risalire al 1621, quando a Plymouth, nel Massachusetts, i padri pellegrini si riunirono per ringraziare il Signore del buon raccolto e dei rifornimenti di cibo e materiali appena giunti dall’Europa insieme ad altri migranti. Nel 1863, poi, durante la guerra di secessione, Abraham Lincoln proclamò la celebrazione del Giorno del Ringraziamento, che da quel momento diventò una tradizione annuale e perse la sua connotazione cristiana. Il primo Thanksgiving Day come lo conosciamo oggi, celebrato quindi ogni quarto giovedì del mese di novembre, fu istituito il 26 novembre 1941 dal presidente Roosevelt. Per i nordamericani è oggi una delle feste più sentite e rispettate. Migliaia di persone si spostano in questo giorno per raggiungere le loro famiglie e pranzare insieme ai propri cari.
Ormai la tradizione è molto conosciuta anche in Europa, soprattutto grazie a televisione e cinema. Per i nordamericani si tratta di un giorno molto atteso, in cui riunirsi attorno al famoso tacchino per ringraziare Dio, o la vita, o gli amici, o i parenti per ciò che si possiede (anche se quest’anno anche questa tradizione non sarà la stessa, a causa della pandemia). In genere questi momenti conviviali non avvengono in un ristorante o in un luogo pubblico, ma nell’intimità della propria casa, insieme a famiglia e amici. L’immancabile tacchino ripieno, che in ogni famiglia viene cucinato in base alla propria ricetta tradizionale, può essere accompagnato da salsa gravy, purè di patate, patate dolci, salsa di mirtilli, verdure e torta di zucca. Non a caso vengono scelti i tacchini, la cui storia risale agli Aztechi, che li offrirono in dono agli spagnoli, i quali li importarono poi in Europa. Più di un secolo dopo, poi, l’animale è stato “reimportato” nel Massachusetts dai Padri Pellegrini del Mayflower che hanno iniziato ad allevarli su larga scala.
Curiosità sul Thanksgiving Day
IL PRIMO THANKSGIVING – Questa storica tradizione risale a una celebrazione avvenuta nel 1621 e documentata due anni dopo da William Bradford, allora governatore della Colonia fondata dai Padri Pellegrini provenienti dall’Inghilterra, a Plymouth, nel Massachusetts. L’usanza di mangiare il tacchino si deve a quel primo menù, composto da pietanze che sarebbero diventate tradizione per le feste a stelle e strisce. Oltre al tacchino il primo menu era composto da zucca, altri carni bianche, carne di cervo, ostriche, molluschi, cereali.
IL TACCHINO È AMERICANO – Il tacchino è americano. Furono gli Aztechi a portare in dono il tacchino agli spagnoli. Da lì la diffusione della specie in Europa. L’americanissimo tacchino è stato poi “reimportato” oltre un secolo dopo in Massachusetts dai Padri Pellegrini.
I PRESIDENTI – Il primo a indicare la data del 26 novembre come giorno del Ringraziamento fu George Washington con un documento del 3 ottobre 1789. Ma non era allora ancora una tradizione annuale. La giornata del Ringraziamento fu ufficialmente proclamata come festività nel 1863 dal presidente Lincoln.
INVENTATO DA UNA DONNA – A sostenere l’idea di istituire la Giornata fu la scrittrice Sarah Josepha Hale, secondo la quale la festa avrebbe favorito l’unione e rafforzato lo spirito di unione della popolazione dopo una guerra fratricida. Per questo si impegnò fin dal 1846 a convincere i presidenti USA a rendere nazionale questa festività fino ad allora celebrata esclusivamente nel New England. In quattro, prima di Lincoln, non prestarono ascolto alle sue argomentazioni: Zachary Taylor, Millard Fillmore, Franklin Pierce e James Buchanan.
PARATA DI MACY’S – Tra gli eventi più attesi e legati al Giorno del Ringraziamento in America c’è la Parata di Macy’s, una sfilata organizzata a New York dall’omonimo grande magazzino con personaggi gonfiabili. Un evento che attrae milioni di visitatori e si tiene su un percorso di 4 km tra i grattacieli di Manhattan. Sembra che chiunque possa avere una buona visuale della parata da Central Park West, dalla Columbus Circle e poi lungo tutta la 6th Avenue dalla 59th alla 38th Street.
FOOTBALL AMERICANO – Non può esistere Thanksgiving senza Football americano! Sembra infatti che un’altra usanza rituale sia quella di guardare in tv la partita dopo il pranzo in famiglia.
IL TURDUCKEN – Sulle prime tavole del Ringraziamento si assisteva a stravaganze culinarie. Una di queste è il “turducken” (da turkey, duck e chicken). Un tacchino disossato conteneva un’anatra disossata con all’interno il pollo. Il piatto molto popolare nella Louisiana, comparso tra il 1970 e il 1980, poi diventato l’emblema della cucina Cajun (tipica della zona).
JINGLE BELLS – Il Thanksgiving segna ufficialmente l’inizio del periodo natalizio. Nel 1857 James Pierpoint compose proprio per il Giorno del Ringraziamento un brano per bambini dal titolo One horse open Sleigh, che riscosse un grandissimo successo. Lo stesso brano fu riproposto poi per il giorno di Natale e nel 1859 il titolo cambiò in Jingle Bells, divenuto famoso in tutto il mondo.
VARIANTI A TAVOLA – Protagonista indiscusso della tavola, il tacchino ripieno ha molte varianti che cambiano in base alla geografia: nelle cittadine del sud la carne si accompagna con la focaccia di granturco, mentre in quelle del nord degli Stati Uniti il tacchino viene condito con il wild rice. Molto tipica è la salsa di ossicocco (o cranberry), fatta con bacche fresche o congelate.
Thanksgiving Day, una storia “complicata”
Molti conoscono la storia in cui accoglienti indigeni, come il famoso Squanto, incontrarono gentili pellegrini europei e consumarono la cena insieme per rendere grazie. In realtà, la vera storia è un bel po’ più complicata.
“Questa è una storia che è stata dimenticata perché le persone si sentono molto più a loro agio con la storia di pellegrini felici e indiani accoglienti. Sono molto contenti di questo al punto che nessuno si è mai chiesto davvero come Squanto sapesse parlare perfettamente inglese quando è arrivato qui”, ha spiegato Paula Peters, membro della Mashpee Wompanoag Tribe, una delle due tribù riconosciute a livello federale in Massachusetts, ed esperta della storia dei Wompanoag, popolo di indigeni del Nord America. Peters spiega la vera storia di questo giorno così importante negli USA.
Nel 1614, circa 6 anni prima che i pellegrini europei arrivassero nell’attuale Massachusetts, l’inglese Thomas Hunt rapì Squanto, conosciuto anche come Tisquantum, dal suo villaggio di Patuxet. Hunt portò Squanto e oltre due decine di Wompanoag in Spagna e tentò di venderli come schiavi. Molti in Spagna lo considerarono qualcosa di allarmante e molti nella Chiesa espressero il loro disappunto. Squanto sfuggì alla schiavitù con l’aiuto di frati cattolici e riuscì ad arrivare in Inghilterra. Nel 1619, tornò nella sua terra natale in quello che ora è il Massachusetts. Da quanto si sa, è l’unico dei Wompanoag rapiti ad essere riuscito a fare ritorno in patria.
Nei 5 anni in cui Squanto fu in schiavitù prima di fare ritorno in patria, un’epidemia sconosciuta si fece strada nel New England. Fu portata da navigatori francesi che si ritrovarono a naufragare a Cape Cod, nel Massachusetts. Si ritiene che fosse un tipo di epatite virale che poteva essere trasmessa con l’acqua. Quando Squanto tornò a Patuxet, non era rimasto più nessuno. Quando arrivarono i pellegrini, gli indigeni locali, come i Wompanoag, li considerarono invasori stranieri. Si rallegrarono della possibilità di commerciare beni, ma pensarono che gli europei si fossero fermati troppo a lungo e non vollero condividere la loro terra. Questo portò gli indiani a scacciare gli europei con la forza. Ma dopo l’epidemia, senza che vi fosse più nessuno a fermarli, Patuxet divenne la città di Plymouth. I pellegrini ripulirono le terre e iniziarono a lavorare, credendo che l’epidemia fosse invece l’opera del Divino, che Dio avesse ucciso gli indiani per loro.
Quando Squanto tornò, si unì ad una tribù Wompanoag locale, guidata da Massasoit. Quest’ultimo non si fidava affatto di Squanto, tanto da tenerlo in quelli che potrebbero essere considerati arresti domiciliari. I Wompanoag furono decimati dall’epidemia ma la vicina tribù, i Narragansett, non fu colpita affatto. Questo allarmò Massasoit, che ebbe un’idea. Scelse di allearsi con i pellegrini, di creare uno scambio di merci e una solida relazione in modo da impedire ai Narragansett di attaccarli. Il 22 marzo del 1621, Massasoit incontrò i pellegrini e portò Squanto a tradurre.
Tisquantum probabilmente non era il nome che gli fu dato alla nascita. Il nome infatti indica il potere spirituale che permea il mondo, al centro delle credenze di molti indiani. Quando si presentò ai pellegrini, fondamentalmente si presentò come l’”Ira di Dio”. Massasoit capì che la sua diffidenza verso Squanto era ben fondata perché egli aveva appena tentato di opporre i pellegrini a lui. Infuriato, il leader chiese ai pellegrini di consegnare Squanto, ora condannato all’esecuzione. Ma i pellegrini non lo fecero e permisero a Squanto di restare con loro e aiutarli a prepararsi per l’inverno.
Entro l’autunno, i colonizzatori erano ben preparati per la stagione e organizzarono il banchetto del Ringraziamento, invitando Massasoit e circa 90 dei suoi uomini a festeggiare con loro. Stranamente, i Wompanoag arrivarono con le armi e i pellegrini spararono colpi in aria in tutta risposta. Alla fine, entrambe le fazioni si sedettero e consumarono la cena. Quindi, ogni anno, quando le famiglie americane si riuniscono a tavola con amici e parenti per festeggiare il Giorno del Ringraziamento, dovrebbero ricordare tutte le strane vicissitudini che in passato portarono a questa festività, ormai tanto cara nella storia degli Stati Uniti e in Canada.