Paura in volo: incendio dal cortocircuito di una sigaretta elettronica

Il cortocircuito partito dalla batteria di una sigaretta elettronica ha causato un incendio a bordo di un volo: ferito un passeggero
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Incendio in volo causato dal cortocircuito partito da una sigaretta elettronica. E’ accaduto durante la fase di atterraggio sulla pista 26L all’aeroporto internazionale Charles de Gaulle di Parigi, sul volo Air France AF-9421 partito da Malaga, lo scorso 2 novembre. Il rogo accidentale è divampato in seguito al cortocircuito di una sigaretta elettronica.

Il dispositivo ha preso fuoco mentre un passeggero ne faceva uso.  Il personale di bordo è tempestivamente intervenuto con il kit anti incendio a disposizione. Il passeggero ha smontato la sigaretta elettronica, lasciando esposta la batteria agli ioni di litio. Il rapporto della BEA del 17 novembre ha rivelato inoltre che un altro passeggero è rimasto seriamente ferito. L’aeromobile F-HEPJ è ritornato in servizio circa 18 ore dopo. BEA ha aperto un inchiesta sull’accaduto.

Le batterie alimentate agli ioni di litio possono creare cortocircuiti quando entrano in contatto con metalli conduttivi come chiavi, monete, chiusure lampo. Inoltre, se sono imballate fuori dall’apparecchiatura, le stesse batterie al litio devono essere protette per evitare i cortocircuiti.

Secondo le indicazioni dei vigili del fuoco, la batteria agli ioni di litio del dispositivo è entrata in contatto con materiali conduttivi, creando così un cortocircuito. Questo ha causato il surriscaldamento della batteria, provocando l’incendio. Le fiamme sono state subito spente usando un estintore portatile. Tuttavia, l’incidente ha costretto i funzionari dell’aeroporto ad interrompere temporaneamente il servizio di assistenza e lo screening di sicurezza. Notevoli i ritardi in tutto l’aeroporto.

Il regolamento e i rischi in caso di cortocircuito

La FAA (Federal Aviation Administration) proibisce il trasporto di sigarette elettroniche e dispositivi per svapare in bagagli registrati da trasportare in stiva, ma ne consente il trasporto nei bagagli a mano. Le compagnie aeree hanno però politiche differenti in merito al possesso o l’uso di questi dispositivi a bordo. I problemi sono dovuto proprio alle batterie al litio che non soddisfano le specifiche UE. Inoltre, è noto che gli utenti finali “personalizzano” questi dispositivi con modifiche post-vendita che possono influire sulle prestazioni e sulla sicurezza della batteria.

Come rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è noto che sempre di più ogni giorno avvengono incidenti simili. La causa sono il surriscaldamento e il conseguente incendio di batterie a ioni di litio installate anche su apparecchi d’uso quotidiano come telefoni cellulari, computer o spazzolini.

 

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